Come era lecito immaginare fin dagli albori di questo scenario, la pandemia sembra aver cambiato radicalmente le scelte dei consumatori e delle imprese europee, orientandole verso nuovi modelli di maggiore sostenibilità. A sostenerlo è un recente sondaggio condotto in ambito UE e presentato recentemente dal Commissario per la giustizia, Didier Reynders.
Secondo quanto emerge dall’analisi, il 38% dei consumatori si è dichiarato preoccupato di riuscire a pagare le bollette, mentre un altro 42% ha scelto di rimandare le scelte di acquisto più importanti. Cresce inoltre il ricorso al commercio elettronico, con il 71% dei consumatori europei che ha preferito effettuare acquisti online. Contemporaneamente le scelte sembrano essersi fatte più local, preferendo il chilometro zero, e il green, con acquisti più verdi.
Di rilievo anche il fatto che stando al sondaggio il 56% dei consumatori europei si sia detto consapevole dell’impatto ambientale dei propri acquisti, e che un 67% del campione abbia affermato di essere disposto a pagare di più per ottenere un prodotto sostenibile.
La situazione in Italia
Se possibile, in Italia la situazione sembra essere ancora più confortante, con il 69% del campione che ha dichiarato che le preoccupazioni ambientali hanno influenzato le proprie decisioni di acquisto in almeno un caso, mentre ben il 72% del campione si è detto disposto a spendere qualcosa in più per un prodotto realmente sostenibile.
Infine, sempre in ambito nazionale, emerge come lo shopping online sia giunto fino al 73,5% dei consumatori, mentre il 77,5% ha comunque dichiarato di aver preferito acquisti vicino al proprio domicilio, magari da produttori locali.
Secondo l’UE, i risultati dell’indagine saranno utili per realizzare ulteriori azioni da parte della Commissione, volte a garantire che i cittadini possano svolgere pienamente il loro ruolo nella ripresa economica comunitaria dopo il Covid-19.