Secondo l’Iucn i coralli del Mediterraneo sono a rischio e il 13% di loro potrebbe morire a causa del riscaldamento delle acque del mare e della pesca non sostenibile.
L’allarme dell’Unione Internazionale per la conservazione della natura rivela infatto che il 13% delle specie di antozoi, di cui fanno parte coralli e anemoni, nel Mediterraneo sono minacciate al punto da rischiare seriamente l’estinzione. Secondo gli scienziati dell’Iucn quello che più minaccia la vita dei coralli e ne mette a rischio la sopravvivenza sono le tecniche non sostenibili di pesca, gli scarichi inquinanti riversati in mare, l’aumento della temperatura media dell’acqua, la proliferazione di specie invasive e la raccolta dei coralli a scopo commerciale.
> ALLARME SBIANCAMENTO NELLA GRANDE BARRIERA CORALLINA AUSTRALIANA
Nel Mediteranneo gli antozoi comprendono circa 212 specie native fra coralli, anemoni e gorgonie, ma si sa molto poco di questi particolari organismi viventi e anche i dati di analisi della popolazione sono scadenti, secondo gli scienziati. Gli esperti sottolineano che su 142 specie esaminate ci sono dati insufficienti per almeno 69 di loro e, da un monte di dati così esiguo, non è possibile riuscire ad affermare se si tratti o meno di specie veramente a rischio di estinzione.
> CORALLI DEL PIANETA A RISCHIO: CAMBIAMENTI CLIMATICI E ACIDIFICAZIONE DELLE ACQUELE CAUSE PRINCIPALI
L’allarme però resta valido, anche perchè almeno 17 specie sono sicuramente inserite nella cosiddetta “Lista rossa”, coè l’elenco fi tutte le specie del Mediterraneo che rischiano l’estinzione. Due di queste specie che si trovano solo nel Mediterraneo e hanno una distribuzione molto limitata.
Photo Credit| Thinkstock