Buone le previsioni per la vendemmia 2016 che comincerà a breve. A dichiararlo è Unione italiana vini e da Ismea (l’Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare controllato dal ministero per le Politiche agricole). La produzione 2016 dovrebbe raggiungere i 48,4 milioni di ettolitri con un leggero calo (2%) rispetto al 2015 che era stato particolarmente produttivo.
La situazione è dunque rosea per l’Italia che, come sappiamo, vede in quello del vino un settore trainante. La base di partenza è buona visto che le previsioni sulla vendemmia 2016 promettono decisamente bene. Il direttore generale di Ismea, Raffaele Borriello, ha spiegato:
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L’Italia ha tutte le carte in regola per confermare anche nel 2016 e consolidare ulteriormente la leadership mondiale come principale produttore di vino. In Francia, infatti, si stimano 42,9 milioni di ettolitri (-10% sul 2015 e -7% sulla media degli ultimi 5 anni), mentre in Spagna si parla 42-43 milioni di ettolitri in linea con il trend dell’ultimo biennio. In Germania sono attesi 9 milioni di ettolitri (stabile rispetto allo scorso anno), mentre in Portogallo con un meno 20% si scenderà ai livelli più bassi degli ultimi anni
La gestione del territorio è stata dunque importantissima e continua a esserlo per il settore vinicolo. Il presidente dell’Unione italiana vini (e ad del brand siciliano Donnafugata), Antonio Rallo, aggiunge:
A livello regionale credo che vada mosso un plauso ai produttori veneti che hanno saputo più di altri credere e inventare nuove Doc come il Prosecco e il Pinot grigio, ma anche rilanciarne altre come l’Amarone della Valpolicella o il Lugana. Hanno dimostrato di essere bravi non solo nel fare qualità ma anche nel commercializzarla. E non a caso oggi continuano a piantare vigneti laddove in altre aree del paese le viti si espiantano o abbandonano
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