Nella Conferenza delle Parti degli Stati Membri della Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico COP 21, in programma il prossimo dicembre a Parigi, l’Italia svolgerà un ruolo da protagonista proponendo un progetto che miri a ridurre entro il 2030 del 50%, invece che solo del 40% (come sarebbe stato concordato per tutti i Paesi di Europa) le emissioni di gas responsabili del tanto dannoso effetto serra.
L’obiettivo è chiaro: preservare il Pianeta Terra e fare in modo che l’aumento medio della temperatura globale rispetto all’era preindustriale si mantenga al di sotto dei 2°C. Per questo motivo, e in questa direzione, l’Italia sta lavorando alacremente in questi giorni: alla conferenza parigina manca ancora un bel po’ di tempo ma tanto c’è da fare per mettere a punto un progetto che miri a rispettare il pianeta e preservarlo dai cambiamenti climatici che negli ultimi decenni lo stanno davvero mettendo a dura prova.
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L’appuntamento di dicembre dunque sarà molto importante per mettere a fuoco alcuni dei punti salienti: in una delle parti presentati nella mozione si legge che le Regioni sono disposte a fare la loro parte in questo lungo e difficile progetto e a inserire nei propri strumenti di pianificazione e programmazione in campo energetico e di miglioramento della qualità dell’aria misure di riduzione progressiva delle emissioni di CO2: perseguendo l’obiettivo dell’azzeramento dell’uso di combustibili fossili, a partire dallo stop agli impianti più inquinanti; adottando nuove strategie integrate in campo energetico e di uso razionale delle risorse, basate sulle energie rinnovabili, il risparmio e l’efficienza energetica nell’edilizia pubblica e privata e per la climatizzazione residenziale e del terziario.
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