È stata proclamata la giornata di lutto nazionale per le 16 vite che si sono spente in Sardegna a seguito del ciclone che ha colpito l’isola. Un lutto nazionale che verrà osservato per tutta la giornata odierna, un 22 novembre 2013 in cui si vogliono ricordare le 16 vittime che hanno perso la vita per via del maltempo, un ciclone che ha ricoperto l’intero territorio di 450 millilitri di pioggia nel giro di 12 ore. Le autorità competenti avevano previsto il maltempo ma nessuno si aspettava un evento di questa portata. A confermarlo è il Sindaco Gianni Giovannelli, Sindaco di Olbia, che ha evidenziato che la pioggia caduta in 12 ore equivale ad una quantità che sul territorio si riversa in sei mesi.
E nella giornata di lutto nazionale il pensiero va principalmente alle 16 vite che il ciclone ha portato via. Un 22 novembre 2013 dove il paesaggio sardo non è quello di sempre: tristezza, paura e incertezza si leggono nei volti di una popolazione ancora scossa e incredula. Ma in questo 22 novembre 2013 si guarda anche ai danni causati dal maltempo. Più di 2.700 sfollati e un numero di feriti altissimo.
Il punto di forza del ciclone si è manifestato nella provincia di Olbia, provincia che ha registrato innumerevoli danni e dove il numero delle vittime è il più alto: 13 vittime accertate. A Nuoro, poi, un poliziotto di 40 anni ha perso la vita mentre scortava un ambulanza all’ospedale. A Torpè è stata trovata senza via un’anziana donna su una sedia a rotelle mentre a Uras una donna di 64 anni è annegata dentro la sua abitazione mentre cercava di salvare il marito.
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