Venerdì scorso, i genitori dell’attivista di Greenpeace detenuto in Russia, Cristian D’Alessandro, sono riusciti stati ascoltati dalle istituzioni italiane. Cristian D’Alessandro, assieme ad altri 29 membri dell’equipaggio Arctic Sunrise, sono detenuti da diverso tempo in russia.
Il Quirinale ha ricevuto i genitori di Cristian D’Alessandro. Quest’ultimi sono stati ricevuti dall’ambasciatore Antonio Zanardi Landi. Antonio Zanardi Landi è il consigliere diplomatico diretto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Questo incontro diplomatico è arrivato a seguito delle accuse che sono state mosse nei confronti degli attivisti, accuse che vanno dalla pirateria al vandalismo. La difficile posizione di Cristian D’Alessandro e degli altri 29 attivisti si mette male in quanto i reati di pirateria e vandalismo prevedono fino a sette anni di reclusione in Russia.
Il padre di Cristian D’Alessandro, il signor Aristide, durante l’incontro ha dichiarato che:
“Leggendo l’articolo del codice penale ci sembra che l’accusa continui ad essere
ampiamente sproporzionata. Eppure ci auguriamo che le autorità russe
vogliano riconsiderare la decisione di negare la libertà su cauzione a
Cristian e ai suoi compagni. In questo momento ci sembra importante
tenere sempre alta l’attenzione sulla vicenda, dato che la situazione
rimane grave”
L’associazione ambientalista di Greenpeace si trova ora in una difficile situazione. La riformulazione dell’accusa non ha visto cadere l’accusa di pirateria nei confronti di uno dei 30 attivisti della Arctic Sunrise. L’accusa di pirateria si lega a quella di vandalismo mettendo in una difficile posizione gli imputati.
Per ora ci si continua ad appoggiare al diritto internazionale, diritto che prevede che in acque internazionali non si possono sequestrare navi e equipaggi sulla base di vandalismo.
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