E’ Salerno la città più virtuosa del meridione nella raccolta e differenziazione dei rifiuti

di Redazione 80 views0

Dallo studio effettuato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Comieco dal titolo “Sviluppo della raccolta differenziata di carta e cartone nel Sud Italia” emergono dati particolarmente rilevanti sullo stato dell’arte del trattamento dei rifiuti nel Mezzogiorno d’Italia, con la città di Salerno che si pone come la più virtuosa tra le sei esaminate.

A Salerno, infatti, la raccolta differenziata arriva al 68% del totale dei rifiuti raccolti e la città è registra anche la maggiore quantità di carta raccolta per abitante (66 Kg l’anno). Le altre città prese in considerazione – Napoli, Cosenza, Reggio Calabria, Palermo e Trapani – pur evidenziando un calo nella produzione di rifiuti, mostrano delle evidenti difficoltà non solo nella gestione dei rifiuti ma anche nella riscossione delle tariffe di gestione dei rifiuti.

Fatto, questo, che mette in evidenza la necessità di provvedere alla risoluzione del problema dell’insolvenza del pagamento delle tasse sui rifiuti per permettere alle amministrazioni di avere a disposizione le risorse per la corretta gestione dei rifiuti e liberare, così, il potenziale di miglioramento espresso dai dati riportati dallo studio.

Le sei città, nonostante le loro differenze, registrano tutte un calo nella produzione di rifiuti (la produzione pro capite è otto la media del meridione di 496 Kg/Ab/Anno, ma la tendenza si inverte se si guarda alla raccolta differenziata: tutte, tranne Salerno e Napoli, sono sotto la media del meridione, in particolare sulla carta e cartone.

Salerno, la città più virtuosa

La produzione dei rifiuti tra il 2005 e il 2012 si è ridotta del 20%, la raccolta differenziata è aumentata toccando quota 68%, la percentuale della carta intercettata dalla raccolta differenziata è del 60% della carta presente negli RSU, con un potenziale di aumento del 9%. La Tarsu pagata è di 421 euro a famiglia, superiore del 98% rispetto al 2007 e superiore di più del 50% della media del sud, ma con la più alta percentuale di copertura del servizio derivante dagli incassi della Tarsu rispetto al costo di gestione.

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