Una serata divertente tra amici si è conclusa quasi in tragedia per tre ragazzi di Treviso che, venuti a conoscenza del potere allucinogeno dello stramonio, pianta che cresce ai margini delle nostre strade, hanno deciso di raccoglierla per farne una tisana. Adesso i tre ragazzi sono ricoverati in gravi condizioni.
Ma lo stramonio, chiamato anche erba del diavolo, non è la sola pianta che si può trovare facilmente ai bordi delle strade o nei campi nel nostro paese. Tutte piante che, come lo stramonio, hanno alcune delle loro parti – foglie, fiori o semi – che contengono delle sostanze tossiche per il nostro organismo provocando reazioni come tremori, tachicardia, convulsioni, allucinazioni e, nei casi peggiori, anche la morte.
Qui di seguito una lista delle 10 piante più velenose.
10. Elleboro
Simile alla genziana, contiene alcaloidi tossici che causano tremori, disturbi alla visione e vomito.
9. Cicuta (Conium maculatum)
Al suo interno sono presenti almeno 5 diversi tipo di alcaloidi che si concentrano principalmente nei frutti.
8. Giusquiamo nero
Come lo Stramonio, contiene iosciamina e scopolamina che causano delirio, allucinazioni, convulsioni, tremori e la morte.
7. Belladonna
Se ingerita può dare secchezza delle fauci, vomito, sensibilità delle pupille, prurito e allucinazioni.
6. Ricino
Utilizzato a scopi terapeutici, il ricino può essere molto pericoloso. I suoi semi, infatti, se masticati possono portare alla morte.
5. Tasso (Taxus baccata)Sono particolarmente velenose le bacche in quanto contengono alcaloidi cardiotossici che possono portare tremori, problemi respiratori, debolezza e problemi cardiaci.
4. Eupatorium rugosum
Pianta velenosa sia per gli uomini che per gli animali, contiene una elevata quantità di tremetolo che può causare tremori, crisi cardiaca e la morte.
3. Stramonio comune
La pianta utilizzata dai tre ragazzi di Treviso.
2. Mancinella (Hippomane mancinella)
La tossina contenuta al suo interno, la hippomane, che causa gonfiore della gola, problemi respiratori e gastrointestinali.
1. Aconito napello (Aconitum napellus)
Tra le piante più tossiche del paese la sua ingestione provoca bruciore, vomito, diarrea, irregolarità della pressione e del battito cardiaco, anche fino alla morte