A due anni di distanza dal disastro di Fukushima continuano i disagi, una perdita di acqua radioattiva si fa sempre più pericolosa tanto che il livello di rischio è stato aumentato da uno a tre.
La Nuclear Regulation Authority (Nra), che si occupa della sicurezza nucleare in Giappone, ha aumentato ufficialmente al livello tre il livello di gravità e pericolosità della perdita di acqua radioattiva che si è verificata la scorsa settimana nella centrale di Fukushima.
Livello tre significa possibilità che si verifichi un incidente serio rispetto al livello uno, che segnala un’anomalia nel sistema. Il livello massimo è il sette, ma nemmeno adesso c’è da scherzare, perché le conseguenze del disastro di Fukushima continuano a farsi sentire sulla popolazione, sull’ambiente ed anche a livello governativo.
L’incidente è avvenuto l’11 marzo 2011 a seguito del forte terremoto e lo tsunami che si è abbattuto sul Giappone e che ha coinvolto diverse aree del pianeta. Basti pensare che l’ondata radioattiva sprigionata dalla centrale ha raggiunto perfino la Francia, a livello locale sono state danneggiate le acque e quindi il raccolto, molti animali hanno perso la vita o sono stati abbattuti.
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