Carbon Tax, la Francia annuncia la tassa anti CO2

La Carbon Tax, ovvero la tassa sulla produzione di CO2 già immessa in varie forme in Finlandia, Svezia, Danimarca, Norvegia e poi anche Irlanda e Olanda, dovrebbe arrivare anche in Francia. Lo ha annunciato il ministro dell’ecologia Philippe Martin.

La Carbon Tax dovrebbe arrivare anche in Francia, e naturalmente tutti gli ecologisti se lo augurano caldamente. La Carbon Tax con variazioni specifiche da paese a paese è stata adottata nei paesi scandinavi e poi anche altrove, come in Irlanda, dove ha suscitato un notevole clamore per i benefici addotti all’economia nazionale.

È quindi di notevole importanza la notizia che la Francia, per voce del ministro Philippe Martin, abbia annunciato un “contributo clima-energia” per il quale sembra siano in corso dibattiti per determinarne con più precisione “l’ammontare e le scadenze”. Ne sapremo di più già nel prossimo mese, quando verrà presentata la manovra finanziaria 2014 della Francia, che conterrà anche il provvedimento della carbon tax per la tassazione della generazione di anidride carbonica.

In termini provvisori, come scrive Il Fatto Quotidiano, possiamo comunque guardare alla proposta portata avanti da Christian de Perthuis a giugno, in cui si parlava di extra tassa sulla CO2 con contributo minimo di sette euro per ciascuna tonnellata di anidride carbonica generata, in un sistema di tassazione che andrebbe a salire fino al 2020 anno dopo anno, fino alla soglia dei 20 euro per tonnellata di CO2.

Dopo il fallimento della proposta Sarkozy nel 2009, la Carbon Tax sembra pronta stavolta a una vera attuazione in Francia. Va da sé che il provvedimento dei potenti cugini francesi sarà osservato con attenzione dagli altri stati europei, che ci si augura possano prendere poi esempio (sebbene in verità di esempi virtuosi, paesi scandinavi in primis, ne abbiamo già diversi nel nostro continente). L’appuntamento è quindi a settembre per tutti i dettagli sulla Carbon Tax francese.

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