Il seitan è un alimento altamente proteico di origine vegetale, ampiamente diffuso tra vegetariani e vegani e utilizzabile in cucina in mille modi diversi, in primi come in secondi piatti. Se autoprodotto, inoltre, ha un costo irrisorio. Vediamo allora come fare il seitan in casa.
Il seitan si può ottenere dalla farina manitoba o di kamut. Si può ottenere anche da altre farine, ma la resa è minore e per questo motivo l’utilizzo della farina manitoba è diffusissimo. Questo tipo di farina si trova nella maggior parte dei supermercati e ha un costo di poco superiore a 1 euro per 1 kg.
A seconda delle “scuole” possono riscontrarsi differenze nel procedimento. Ne indichiamo uno tra i più diffusi. Si prende 1 kg di farina manitoba (ma naturalmente, per chi vuole ottenere più seitan, si possono aumentare le dosi) e si procede in una grande coppa di plastica all’impasto con acqua. Si proceda con calma poiché è importante per il risultato finale che l’impasto sia fatto bene. Una volta finito, si proceda a stendere, allungare, riunire, ristendere l’impasto affinché la farina possa mischiarsi per bene. Fatto questo, si può lasciare la palla di impasto in una coppa, sommergendola d’acqua, per 10 minuti.
A questo punto si prepari il necessario per un brodo vegetale: carota, sedano, cipolla, il tutto sminuzzato, volendo con aggiunta di qualche pomodoro. Si prenda una grossa pentola e si unisca all’acqua (abbondante) le verdure e un cucchiaino di salsa di soia, e lo si metta su a fuoco lento.
A questo punto si procede con il lavaggio dell’impasto: ci si mette sotto il rubinetto della cucina, ponendo la palla in uno scolapasta con sotto la coppa di plastica. Si apre l’acqua a flusso contenuto e si comincia a strizzare, allungare, strizzare e ancora strizzare l’impasto. Si vedrà una soluzione lattiginosa fuoriuscire: l’impasto perderà le componenti solubili, e procedendo così fino a quando l’acqua nella coppa non sarà più color latte, ma un liquido trasparente appena un filo bianchiccio, l’impasto si ridurrà di circa la metà, assumendo un aspetto nettamente spugnoso.
A questo punto si asciuga come meglio possibile il composto e si spezia a piacere. Un esempio: paprika piccante, sale, un dado vegetale sciolto con pochissima acqua e un filo di salsa di soia. Si dà al composto la forma di un panetto e si avvolge in uno straccio di cotone da cucina pulito, che non perda coloranti, e si immerge nel brodo. Dopo circa 50 minuti-un’ora si tira fuori l’involucro, lo si apre e dopo dieci minuti si affetta il seitan. Le fette vanno riposte in un contenitore a marinare con il resto del brodo (filtrato). Il tutto si ripone al fresco, fuori dalla finestra, e poi in frigo quando non più caldo.
Ecco come fare il seitan in casa. Il prodotto dura in genere circa 7 giorni in frigorifero.
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