L’ecobonus che garantisce detrazioni fiscali pari al 65% è stato esteso anche a pompe di calore con impianti serviti da caldaie o con condizionatori. Non solo, anche per i grandi elettrodomestici con classe energetica A+ si potrà beneficiare di detrazioni importanti, pari al 50%, entro il contesto delle ristrutturazioni edilizie.
L’ecobonus del governo per lavori e installazioni volti a migliorare l’efficienza energetica di un edificio si estendono a comprendere anche le operazioni di acquisto e installazione di impianti di riscaldamento a pompe di calore con caldaie o condizionatori. Le detrazioni fiscali, come è noto, per questo genere di operazioni non è più al 55%, sono state portate al 65% e varranno per tutto il 2013.
La decisione del governo di accludere anche queste tipologie di interventi negli ecobonus si affianca alla scelta di includere, parimenti, i grandi elettrodomestici nel quadro delle operazioni di ristrutturazione edilizia per cui sono previste detrazioni fiscali del 50% (anche queste per valide per tutto il 2013). Come talvolta accade, c’è una parziale sovrapposizione tra le misure per la ristrutturazione e quelle per il risparmio energetico e l’efficienza energetica.
I grandi elettrodomestici, frigoriferi, lavatrici e altri, per i quali si potrà beneficiare degli sconti fiscali del 50% sono infatti soltanto quelli con classe energetica A+, se si eccettuano i forni, per i quali la classe di efficienza energetica minima per accedere alle detrazioni è la A.
Per quanto riguarda l’ecobonus del 65% relativo agli impianti di riscaldamento a pompe di calore, rimandiamo al nostro articolo sulle specifiche delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico. Per gli sgravi sugli elettrodomestici aggiungiamo invece che la somma massima di spesa contemplata è pari a 10 mila euro, che si assommano ai 96 mila prima previsti come tetto massimo. Dati i 10 mila euro in questione, lo sconto reale (spalmato in 10 anni) che si potrà ottenere sarà quindi pari a 5 mila euro.
Photo credits | Getty Images