Da un bel sondaggio lanciato da Greenpeace per il progetto “Editori Amici delle Foreste” arriva la conferma che la carta riciclata non infastidisce per nulla i lettori italiani: il 91,5% dei partecipanti al sondaggio dà il suo benestare alla carta di seconda mano.
Il sondaggio di Greenpeace per la campagna “Editori Amici delle Foreste”, che peraltro ha avuto un importante punto di raccolta al grande Salone del Libro di Torino, non solo attesta che il 91,5% degli interpellati non lamenta alcun problema nel leggere libri su carta riciclata, ma riporta anche la volontà, da parte dell’84,8% degli intervistati, di pagare anche una piccola somma in più: se aggiungendo qualche decina di centesimi in più si risolve il problema dei costi per tutte le case editrici, i lettori sono pronti ad affrontare lo sforzo.
Il briefing con i dati si intitola: “I libri più amati? Quelli in carta riciclata”, gli interpellati in tutto sono stati ben 21 mila. Esperanza Mora di Greenpeace ha dichiarato
La carta riciclata fa bene all’ambiente riduce il drammatico problema dei rifiuti e, se viene utilizzata per fare un libro, non è diversa dalla carta prodotta con fibre vergini. Siamo tra i principali produttori di carta riciclata al mondo e vanifichiamo tale vantaggio con le emissioni di Co2 causate dall’esportazione, soprattutto in Cina, di un prodotto che in Italia non ha abbastanza mercato. Un vero e proprio paradosso.
Bisogna infatti calcolare che con un tonnellata di carta riciclata si evita di tagliare 24 alberi, nonché di consumare ben 4100 kWh di energia e 26 metri cubi di acqua, nonché, arrivando infine alla CO2, 27 kg di anidride carbonica.
In percentuali tutto ciò significa che con la carta riciclata si risparmia il 44% dell’energia, il 38% delle emissioni di anidride carbonica, il 50% di acqua e il 49% di rifiuti solidi. Come ha sottolineato Mora
I risultati del nostro sondaggio parlano chiaro. Gli editori non si possono più nascondere dietro la scusa che la carta riciclata non piace. È probabile che dietro questa opposizione ci sia un problema di marketing che deve quindi essere affrontato, vista la risposta dei lettori alle tematiche ambientali che riguardano i consumi.
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