Melbourne eletta città più green della Terra: l’Unep ha stilato il suo nuovo rapporto dell’Unep dedicato alle trenta metropoli con il miglior profilo di ecosostenibilità, ponendo Melbourne in testa alle città che fanno della sostenibilità ambientale, della mobilità intelligente e green e del taglio delle emissioni di CO2, alcuni dei loro obiettivi più importanti.
Melbourne spicca tra le città più green del nostro pianeta grazie al lavoro costante per la compensazione della CO2 emessa, al sistema dei trasporti che si basa su un comune utilizzo di massa delle biciclette e su di una metropolitana che entro il 2020 dovrebbe entrare in funzione con emissioni di gas serra pari a zero.
Ma le lodi dell’Unep non arrivano solo per la città australiana, una parte del rapporto è dedicato infatti al pregevole impegno di Singapore nella riduzione dei consumi di acqua del 10% da qui al 20130, con maggiore impegno verso la desalinizzazione e la riduzione degli sprechi generati dalle perdite della rete, nonché verso il riciclo delle acque reflue. Ma degno di nota è anche l’impegno di Città del Capo, in Sudafrica, per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici abitati dalle fasce di popolazione più povere collegato all’installazione di impianti solari per il riscaldamento dell’acqua.
E non solo: nel nuovo rapporto dell’Unep viene menzionata anche la famosa (fra non molto famosissima, a meno di imprevisti) città di Masdar negli Emirati Arabi. Il progetto della città di Masdar è tanto faraonico quanto ecosostenibile: tutti gli aspetti del nuovo agglomerato urbano si baseranno su criteri di sostenibilità ambientale, mobilità green e rifiuti zero. Una città che curiosamente andrà a nascere proprio nella terrà del petrolio.
La strada da fare per rendere le metropoli mediamente più vivibili ed ecosostenibili è moltissima, ma almeno qualche esempio positivo, come Melbourne, non manca.
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