Le volpi artiche rientrano nella lunga lista di specie a rischio estinzione, la strage di questi animali avviene principalmente a causa del mercurio, che ingeriscono direttamente quando cacciano gli uccelli marini.
Le volpi artiche muoiono a causa del mercurio, il metallo pesante è presente in grandi quantità nell’oceano, al punto che ad intossicare le volpi dalla pelliccia bianca sono gli uccelli marini, già avvelenati. Il mercurio, è risaputo, è dannoso anche per l’uomo, ma in questo caso sta provocando una pericolosa moria di volpi, specie già a rischio.
Ad arrivare a questa inquietante scoperta sono stati i ricercatori che hanno condotto uno studio all’Università di Mosca e d’Islanda: comparando tre diverse popolazioni di volpi artiche, di cui due costiere ed una no, si sono resi conto che quelle costiere si nutrono di uccelli marini e carcasse di foche ed erano presenti livelli molto alti di mercurio, contrariamente alle volpi che vivevano nelle zone interne del territorio dell’isola russa di Mednyi nell’arcipelago del Commodoro nel mare di Bering e in Islanda.
Il mercurio ha danneggiato così molti esemplari, il tasso di mortalità tra i piccoli è molto elevato, mentre i grandi crescono sottopeso e il loro manto è danneggiato. Dopo le ricerche condotte, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che sia proprio il cibo a causare questi danni alle volpi artiche, anche perché l’Artico è una delle zone con la più alta concentrazione del metallo pesante, i cui livelli negli oceani in questi ultimi anni sono raddoppiati in maniera preoccupante, soprattutto a causa dello scioglimento dei ghiacci.
Ma come abbiamo già detto, il mercurio non è pericoloso solo per i piccoli animali, lo è anche per l’uomo. Il pesce è ormai fortemente contaminato, al punto tale che non risulta essere più uno dei cibi più sani che l’uomo possa inserire nella propria dieta. Quali sono gli effetti che il mercurio ha sull’uomo? Mancanza di concentrazione, emicrania, perdita di memoria, fatica, depressione. Mangiare pesce non è più un comportamento sano per la propria salute, ma l’esatto opposto. A pagarne le spese siamo noi stessi, che abbiamo generato questo circolo vizioso, contaminando anche il resto dell’ambiente e provocando danni anche alle altre specie animali, sconvolgendo intere catene alimentari.
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