Sulle frodi alimentari in queste settimane le notizie sono tantissime: l’IKEA ha ritirato dal commercio le polpette di alce, che contenevano tracce di carne suina, in molti prodotti surgelati sono state trovate tracce di carne equina ma lo scandalo non si ferma, in alcuni ristoranti in Marocco veniva servita addirittura carne di cane.
I consumatori devono tenere gli occhi sempre aperti, ma in fatto di cibo non è un’impresa semplice. A Casablanca la polizia ha arrestato un uomo che sulla sua auto trasportava 37 carcasse di cani, che sarebbero state destinate ad alcuni ristoranti della Medina, nella città vecchia.
Una scoperta arrivata per caso e per una semplice infrazione al codice stradale, che però ha sollevato l’ennesimo polverone sulle frodi alimentari. Le autorità adesso devono arrivare a scoprire quali ristoranti si servissero da quell’uomo e da quanto tempo andava avanti l’attività, intanto dai primi accertamenti risulta che dopo essere stati sgozzati, i cani erano stati scuoiati.
Quali sono i rischi per i consumatori quando la carne non è certificata e controllata? La salute in primis, ovviamente, si possono contrarre rabbia, colera e la trichinosi, almeno per quanto riguarda quello di cane. Le importazioni dalla Cina sono quelle maggiormente a rischio ed ultimamente abbiamo visto che non è solamente la carne il problema, anche il pesce viene contraffatto. Qualche giorno fa abbiamo parlato dello scandalo del merluzzo, in Inghilterra il pesce utilizzato per i tradizionali fish & chips in realtà era pangasio in arrivo da Cina e Vietnam, un tipo di pesce molto più economico ma anche pieno di additivi, a causa della sua carne, che si sfalda facilmente.
Inutile riparlare, poi, delle carni equine, lo scandalo ha coinvolto l’Europa intera, nonostante i controlli effettuati, dal punto di vista alimentare non siamo per niente sicuri. E se prima erano in dubbio i prodotti surgelati, dopo questi eventi in Marocco, anche quelli freschi non sono da meno, sui tavoli i consumatori vedevano servirsi carne di cane.
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