Dopo lo scandalo delle carni equine, è la volta del pesce e si torna a Londra, perché il cibo “incriminato” questa volta sono i celebri fish & chips, specialità del posto.
Dai dati è emerso che almeno il 7% del pesce utilizzato per preparare il piatto tanto amato dal popolo britannico, è in realtà pangasio, una specie molto più economica ed importata dal Vietnam, e non merluzzo, come invece dovrebbe essere. Nuova frode alimentare, i consumatori non sono consapevoli nemmeno in questo caso di ciò che mangiano e nel Regno Unito i fish & chips è uno dei piatti che va per la maggiore, è economico e gustoso, un piatto di pesce fritto circondato da patatine fritte, che fa gola anche a molti turisti.
Il pangasio viene pescato molto spesso in Cina e poi distribuito in Europa, trasportato da Francoforte a tutte le altre località. In Germania gli studi di Eurofins hanno riportato che il tipo di pesce importato non c’era mai stato fino ad ora sulle nostre tavole, quindi bisognerà prendere provvedimenti più seri ed efficaci anche in questo ambito, in modo tale che i consumatori sappiano in che modo spendono i loro soldi e cosa finisce nel loro stomaco.
La comodità nell’utilizzo del pangasio è il fatto che la carne è molto tenera e quasi priva di spine, per questo motivo rischia di sfaldarsi facilmente e quindi è pieno di additivi. Il problema non è solamente londinese, perché anche in Italia molto pesce che viene presentato come merluzzo in realtà non lo è. I casi più frequenti in cui si può confondere il pangasio con il merluzzo, sono le mense delle scuole e degli ospedali, come se non bastasse il problema si sta diffondendo sempre più anche nel campo degli alimenti surgelati ed abbiamo visto quanto è accaduto già con la carne di cavallo.
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