Lo scandalo è partito proprio dall’Inghilterra per poi diramarsi in tutta Europa e nemmeno l’Italia ne è immune: le carni equine sono state ritrovate in tantissimi alimenti in cui veniva indicata la presenza di carne di vitello.
Findus, Nestlè, Buitoni, Lidl e Ikea sono soltanto alcune delle aziende che sono state travolte dallo scandalo, con tonnellate di carne sequestrata, che ufficialmente era stata dichiarata di vitello o bovino adulto. Ma che effetti ha avuto tutto questo sull’economia alimentare?
Sembra che in Inghilterra stia portando sviluppi inediti e che siano in aumento i vegetariani. Cresce la mancanza di fiducia nei confronti dei prodotti confezionati contenenti la carne, e al contempo crescono gli acquisti di prodotti vegetariani. Anche se le vendite della carne non sono colate a picco, in Inghilterra almeno una persona su cinque ha smesso di farne uso ed è passata ad un tipo di dieta vegetariano. Andy Clarke dell’Asda, catena di supermercati diffusa nel Regno Unito e tra le tante finite al centro dello scandalo, ha confermato l’incremento di acquisti vegetariani, spiegando però che la carne non ha subìto un drastico calo.
Nei prodotti Asda è stato riscontrato addirittura il 4,8% di carne equina, all’interno di alcuni hamburger surgelati e nel preparato per il ragù di manzo. La conseguenza è stato il ritiro di ben 35 prodotti, tra cui sughi freschi e carne di maiale surgelata. Clarke si è detto stupito per l’accaduto ed ha poi dichiarato:
Non ci sono scuse per questo atto criminale. E bisognerà lavorare per ristabilire la reputazione del brand.
Lo scandalo però ha travolto tutta Europa: Italia, Francia, Austria, Spagna, in tutti i Paesi sono stati ritirati tantissimi prodotti, in gran parte tutti destinati al banco dei surgelati. La fiducia da parte dei clienti inizia a scarseggiare, mentre i controlli aumentano, ma davvero questo scandalo può rivoluzionare l’alimentazione del cittadino medio?
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