Jeremy Irons presenta Trashed, documentario su rifiuti, riuso e riciclaggio

di Redazione 115 views0

 Jeremy Irons ribadisce il suo impegno per l’ambiente narrando e presentando il documentario Trashed, l’atteso lavoro incentrato su rifiuti, riuso e riciclaggio.

Jeremy Irons, il noto attore protagonista, tra l’altro, di film come Inseparabili di Cronenberg, Die Hard di McTiernan, Lolita e Inland Empire di David Lynch, torna sotto i riflettori ma stavolta non per un film, ma per un documentario, e non come attore ma come narratore e presentatore. Il documentario in questione, Trashed, ha colpito fortemente l’attore, che ha dichiarato di esser rimasto “scioccato” vedendo “una situazione in molti posti ignorata”.

Io sono un narratore di storie e volevo usare la poca celebrità che ho per raccontare una storia vera e importante, perché c’è la possibilità di cambiare il mondo in cui viviamo.

Jeremy Irons si è documentato a lungo sulla questione rifiuti e ha voluto dichiarare alla stampa la sua convinzione di poter determinare un futuro migliore. A partire (le dichiarazioni e la presentazione si è svolta a Bruxelles) dall’Europa.

Se mostriamo che ha senso economicamente anche Paesi come Cina e India ci seguiranno molto presto. […] Viviamo in un’epoca in cui l’economia ci sta mostrando che il consumismo rampante non è la soluzione per il futuro e riutilizzare le risorse è un modo di ripensarla.

L‘attore ha inoltre puntato l’indice contro gli inceneritori e i termovalorizzatori, ritenuti una soluzione non sostenibile (come moltissimi ambientalisti sicuramente sarebbero pronti a sostenere). Le città, ha dichiarato Jeremy Irons, “sono incoraggiate a produrre più rifiuti per alimentarli. Se si prende una bottiglia di plastica, l’energia prodotta dal suo incenerimento è un ventiseiesimo rispetto a quella necessaria per produrla”. L’attore ha inoltre chiarito che il documentario Trashed, secondo le intenzioni di tutti responsabili dovrebbe essere presentato in una versione di minor durata apposita per la proiezione nelle scuole europee e anche italiane.

Photo credits | Getty Images

 

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