Ilva, incidente mortale, un operaio deceduto e un ferito grave

Ilva, un incidente mortale si è verificato all’alba nello stabilimento di Taranto. Un operaio, Ciro Moccia di 42 anni, è deceduto in seguito alla caduta per il crollo di un ponteggio nella batteria 9 della cokerie. Con lui Antonio Liti della ditta Mir, ora in condizioni gravi.

Ilva, la morte torna nello stabilimento: il crollo di un ponteggio ha causato la morte di un operaio e il ferimento grave di un dipendente della ditta Mir. Ciro Moccia e Antonio Liti questa mattina si trovavano su un ponteggio della batteria n. 9 della cokerie, su di una passerella sul piano di carico. Quando il ponteggio è crollato per cause ancora per nulla chiare, i due uomini sono precipitati per circa 15 metri (secondo alcune fonti per 10 metri). La rabbia è già scoppiata a Taranto fra i lavoratori, e la Fim Cisl ha annunciato la volontà di proporre uno sciopero di 24 ore anche alla Fiom e alla Uilm. Intanto l’Ilva ha, quantomeno, fermato le attività in segno di cordoglio.

Questo incidente mortale è il terzo all’Ilva nel giro di pochi mesi: ricordiamo la morte di Claudio Marsella, 29 anni, schiacciato tra due convogli nel reparto del movimento ferroviario, e Francesco Zavvaria, morto per il crollo della gru nella giornata in cui un tornado aveva colpito l’Ilva, negli ultimi giorni dello scorso novembre. Le tragedie sembrano addensarsi attorno allo stabilimento di Taranto, tanto difeso dall’ex governo Monti e dall’ex ministro dell’ambiente Corrado Clini per la sua importanza nell’economia nazionale. Intanto non solo l’inquinamento dell’impianto siderurgico fa ammalare e uccide, anche il numero di morti sul lavoro si fa decisamente tragico. Come hanno dichiarato anche i Cobas di Taranto

In questa fabbrica la forme non si ferma mai, 3 operai morti nel breve arco di pochi mesi.

E adesso tutti ci auguriamo che l’uomo ferito, Antonio Liti, di 46 anni, possa riprendersi.

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