Lo scorso 25 gennaio in Garfagnana sono state registrate alcune forti scosse che hanno spaventato la popolazione. L’allarme si è riproposto nella serata di ieri, il comune con un semplice tweet ha seminato panico tra i cittadini, molti hanno passato la notte fuori o dormito in auto.
Una scossa di magnitudo 4,8 qualche giorno fa ha spaventato la popolazione della Garfagnana, ci sono state altre scosse di minore entità nei giorni successivi, ma ieri sera l’allarme è stato lanciato via Twitter dal Comune di Castelnuovo Garfagnana, un consiglio agli abitanti di uscire di casa e restare all’aperto a causa del rischio di nuove scosse.
Tantissime persone sono scese per strada ed hanno passato la notte fuori, hanno dormito in auto, oggi le scuole sono chiuse. Nessuna scossa, però, se non una molto piccola, 2,4, che però ha colpito la zona tra Modena e Ferrara. In Garfagnana si sono creati dei centri di raccolta dove si sono radunate migliaia di persone. Tutto è partito da una nota dell’INGV, ripresa dalla Protezione Civile e poi diramata agli enti locali, una scelta che ha innescato il panico, con tanto di telefonate ai Vigili del Fuoco.
I social network, lo abbiamo visto in altre occasioni, sono un ottimo strumento per lanciare informazioni e comunicazioni rapide, ma solamente nel caso in cui siano veritiere. Spaventare migliaia di cittadini con quello che a tutti gli effetti è risultato un falso allarme, di certo mina alla credibilità dei comuni che hanno ripreso malamente la notizia. Stefano Baccelli, presidente della provincia, ha spiegato:
Non ci sono stati ordini di evacuazione ma i sindaci hanno consigliato di trascorrere la notte fuori da casa.
Se così fosse, non sarebbero stati chiamati ad operare anche i Vigili del fuoco dalla Versilia, arrivati a Lucca per essere disponibili in caso di necessità. I terremoti in questi ultimi anni hanno creato molti danni e paura tra la popolazione, sappiamo già che scientificamente è impossibile prevederli ma solo riscontrare alcune anomalie che potrebbero rivelarsi allarmanti, ma prima di lanciare un avviso così importante alla cittadinanza, forse è meglio contare fino a 10.