Allarme rientrato a Berlino: si credeva fossero state utilizzate sostanze tossiche corrosive contro le pareti di vetro delle fermate degli autobus ad Alexanderplatz, potenzialmente pericolose per la popolazione. Alcune persone avevano lamentato segni di intossicazione e la città è stata in parte bloccata. Giusto ieri le autorità tedesche avevano parlato di possibili attentati in conseguenza delle azioni francesi in Mali.
Paura a Berlino: sostanze tossiche e corrosive sembrava fossero state adoperate da ignoti sulle strutture in vetro delle fermate degli autobus lungo la Karl Liebknecht Strasse e nell’Alexanderplatz. Il traffico nella capitale resta bloccato: dopo l’allarme giunto a causa dell’intossicazione e delle difficoltà respiratorie di alcuni cittadini prossimi alle fermate le autorità sono giunte sul posto e Alexanderplatz è stata chiusa al traffico delle auto. Per fortuna è stata smentita la prima ipotesi che parlava di acido fluoridrico (sostanza estremamente pericolosa), ed è appena giunta la notizia che l’allarme è rientrato: le sostanze utilizzate non sono sostanze tossiche in grado di poter rappresentare una minaccia per la popolazione. Proprio ieri le autorità tedesche avevano parlato, per oggi, di rischio attentati in conseguenza dell’azione francese in Mali, e in molti dato l’allarme dei cittadini hanno pensato a un collegamento. Le informazioni al momento sono tutt’altro che abbondanti ma un portavoce della polizia della capitale tedesca ha da poco dichiarato che “non si tratta di sostanze tossiche”.
Allarme rientrato, quindi e per fortuna. Ora c’è chi ipotizza che si sia trattato di un atto vandalico messo in atto da un gruppo di punk nella notte (l’allarme è stato lanciato dai cittadini questa mattina intorno alle 7). Ma non ci si può ancora sbilanciare sugli effettivi responsabili del gesto. Intanto i cittadini di Berlino possono tirare un sospiro di sollievo: nessuna sostanza tossica potenzialmente pericolosa per la popolazione è stata rilevata dalla polizia.
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