Tonno rosso, nel Pacifico calato del 96% negli ultimi 50 anni

di Redazione 227 views0

 Di pesca sostenibile e di pesca insostenibile si parla ormai da molti anni ma le decisioni per la salvaguardia della fauna ittica tardano ad arrivare, mentre rilevazioni e dati a dir poco allarmanti si susseguono senza sosta: l’ultimo rapporto dell’International Scientific Committee for Tuna and Tuna-Like Species in the North Pacific Ocean dimostra che il tonno rosso è calato, nel Pacifico del 96% negli ultimi 50 anni.

La presenza di tonno rosso nell’Oceano Pacifico è calata del 96% negli ultimi 50 anni (più precisamente, dal 1960 al 2010). Cifre che fanno riflettere? Forse meglio dire cifre che dovrebbero far riflettere, dato che sul grande problema della pesca eccessiva e falcidia le popolazioni ittiche in buona parte del mondo i governi mondiali continuano a non intervenire. Solo da poco l’Unione Europea sembra voler davvero imprimere una svolta alla questione con politiche effettivamente rigorose (la conferma l’avremo a febbraio), ma nel resto del mondo regna l’indifferenza: gli interessi a breve termine continuano ad avere la meglio su piani lungimiranti di riduzione della pesca, che gioverebbero economicamente allo stesso settore, nel medio periodo, ma che vengono snobbati.

L’International Scientific Committee for Tuna and Tuna-Like Species in the North Pacific Ocean parla di un calo degli stock ittici nel Pacifico dalle 180 mila unità all’inizio degli anni 60 a meno di 20 mila unità nel 2010. Come si legge nel rapporto:

Uno dei problemi principali è che si è abbassata progressivamente l’età’ a cui vengono catturati i tonni, e ora una parte significativa del pescato è formata da individui giovani, ancora non in età da riproduzione.

Con l’introduzione della pesca intensiva la ricchezza dei mari si è ridotta drammaticamente e continua a ridursi ogni anno. Per quanto riguarda il tonno rosso se è nel Pacifico l’impoverimento maggiore anche nell’Atlantico non si scherza: dal 1970 al 2010 il calo è stato del 36%. L’Unione Europea sembra aver capito che senza regolamentazioni serie della pesca i nostri mari diventeranno poveri, e così anche i loro predoni. Regole per la salvaguardia delle popolazioni ittiche servono a tutti: è ora, e lo è già da moltissimi anni, di metterle in atto.

Photo Credits | Takashi su Flickr

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