Ilva, si stringono i tempi, la decisione della Consulta pronta per il 13 febbraio

Dopo che la procura ha dato fuoco alle polveri un paio di giorni fa con la richiesta di eccezione di incostituzionalità per la legge salva-Ilva arriva ora la notizia che i tempi per i verdetti si stringono: la decisione della Consulta avverrà già il 13 febbraio.

Le decisioni riguardanti il caso Ilva e in particolar modo la legge 231, la cosiddetta salva-Ilva, arriveranno prima del previsto: già il 13 febbraio, giorno in cui è stata fissata la camera di consiglio per decidere sull’ammissibilità o meno della richiesta da parte della Procura di sollevare l’eccezione di incostituzionalità contro la legge, avremo la decisione della Consulta. La celerità con cui si stanno calendarizzando le date fa credere, secondo gli esperti, che tutto il procedimento andrà avanti più velocemente di quanto fosse lecito aspettarsi. Questo a patto che la Consulta giudicherà ammissibile la richiesta della Procura (su cui poi si discuterà in seguito, qui si parla solo di ammissibilità della richiesta).

Ma sull’ammissibilità di tale richiesta sembrano non esserci grandi dubbi. Come ha infatti dichiarato il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli

Non credo ci siano particolari dubbi sull’ammissibilità. In questo primo passaggio i giudici devono valutare se i soggetti in gioco sono poteri dello Stato titolari di attribuzioni costituzionali, ed è pacifico che procura e governo lo siano; e se il conflitto ha ‘tono’ costituzionale. Sull’ammissibilità, quindi, ho pochi dubbi, tanto più che, tecnicamente, anche in fase di merito la Corte potrebbe dichiarare il ricorso inammissibile, anche se avviene raramente.

Ma, ripetiamo, questo sarà il passo che permetterà di entrare nel vivo dello scontro sull’Ilva. Come poi questo procederà e come si concluderà non si può assolutamente dire con certezza. Tuttavia questa accelerazione dei tempi fa ben sperare, quantomeno, in un processo che sia assai meno lento del solito.

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