Ecocittà è un progetto immobiliare eco-sostenibile del valore di oltre cento miloni di euro che sta prendendo vita a Porto Potenza Picena, nelle Marche, recuperando e bonificando un’ex area industriale.
Nasce così un intero quartiere sostenibile con edifici residenziali e commerciali in classe energetica A e A+, piste ciclabili, parcheggi, una piazza e diecimila mq di verde. I lavori hanno avuto inizio su un’area di sessantamila mq con l’abbattimento dei fabbricati della Ex Ceramica Adriatica di Porto Potenza Picena, e la successiva bonifica del terreno sottostante. In rifiuti sono stati raccolti in maniera differenziata e tramite l’utilizzo delle energie alternative, dal fotovoltaico al geotermico, si creeranno edifici ad emissioni zero.
Guy Berolozzi, rappresentate di Ecocittà, ha dichiarato:
Vogliamo creare un nuovo concetto dell’abitare. Ad accompagnare le oltre 500 unità abitative ci saranno infatti 25.000 mq per i servizi e 10.000 mq di parco verde pedonale, oltre che una piazza attrezzata di 3.000 mq. Non dimentichiamoci di ciò che c’era prima! Un numero su tutti rende l’idea della trasformazione in atto: la nuova volumetria edilizia che sorgerà al posto della ex Ceramica sarà pari solamente al 51% della volumetria del complesso industriale pre-esistente (148.950 mc anziché 290.865 mc), potendo per il resto contare su ampi spazi verdi e comuni. Il progetto prevede anche la realizzazione di una scuola elementare a costo zero per la collettività all’interno del campus scolastico di Porto Potenza Picena, la quale potrà beneficiare anche dell’accordo stipulato tra la proprietà e il Comune per la messa in vendita del 25% delle abitazioni a prezzo convenzionato.
Ecocittà sta prendendo vita lentamente, in questo momento si stanno realizzando tre lotti di cui due residenziali e commerciali. A parlare di questo progetto è stato anche il Presidente della Regione Marche, Gianmarco Spacca:
Questo progetto si inserisce in maniera esemplare nella vita della nostra comunità, per diversi motivi. Siamo in presenza di un esempio virtuoso di internazionalizzazione, che non significa solo esportazioni, ma anche integrazione della nostra economia con quelle degli altri Paesi. Qui siamo in presenza di risorse internazionali investite nel nostro territorio, oltre 100 milioni di euro che sono in grado di spingere la nostra economia. Altro motivo di soddisfazione: il progetto è in linea con la programmazione urbanistica regionale che si fonda sul recupero e riqualificazione dell’esistente e non sul consumo di nuovo suolo. E’ poi una sfida all’innovazione per migliorare la nostra qualità della vita. Nell’intervento vengono infatti applicate le migliori conoscenze per la riduzione dei consumi, il risparmio energetico, la domotica. Il progetto è inoltre una sintesi tra passato e futuro, perché rispetta i canoni e i principi estetici che caratterizzavano le nostre città, con il recupero del concetto di piazza.