Questa notte è stata registrata l’ennesima scossa sismica sul Pollino, ma a differenza di tutte le altre, è stata di magnitudo 5, ben più forte delle precedenti. Tanta paura per gli abitanti della zona, soprattutto a Mormanno, l’epicentro, in provincia di Cosenza.
La prima scossa è stata avvertita distintamente all’1.05, di magnitudo 5, ed ha colpito Mormanno (Cs), Laino Catello (Cs), Laino Borgo (Cs) e Rotona (Pz). Sono seguite altre scosse, meno forti, a pochi minuti di distanza. Non ci sono stati feriti, ma un uomo, un pensionato 84enne, è morto per infarto a Scalea.
Infatti la popolazione si è riversata sulle strade e a Mormanno ci sono stati dei danni materiali: evacuato l’ospedale, scuole chiuse per due giorni e danneggiata anche la cattedrale, insieme ad alcune case e delle strade. Ci sono stati dei crolli anche nei paesi circostanti, ad Altomonte le scuole sono state chiuse per fare le verifiche necessarie e sono crollate due abitazioni che già lo scorso maggio erano state danneggiate dal sisma. Scuole chiuse e verifica degli edifici anche nella zona del potentino, controllato soprattutto il tratto della A3, le reti elettriche ed idriche.
Sono arrivate anche le prime testimonianze, a parlare è stato un ex brigadiere dei Carabinieri, Carmelo Parlato, che ha trascorso la notte in auto:
Noi a casa non ci torniamo. È stato terribile e abbiamo troppa paura. La casa ha tremato ed abbiamo temuto che da un momento all’altro ci crollasse addosso. Abbiamo preso le poche cose che siamo riusciti a trovare e ci siamo precipitati in strada. Eravamo preparati dopo le tante scosse degli ultimi mesi ma non pensavamo che potessimo vivere momenti così terribili.
Il colonnello Francesco Ferace ha spiegato che fortunatamente nelle zone di campagna non ci sono stati danni, anche se gli abitanti, più isolati rispetto agli altri, hanno avuto molta paura:
Abbiamo avuto una buona notizia dalle zone di campagna dove non si sono verificati danni alle strutture. Le persone hanno avuto paura ma al momento non ci sono problemi.
Viste le voci insistenti di un’evacuazione di Mormanno, è intervenuto il sindaco Guglielmo Armentano:
Siamo in piena emergenza. La scossa è stata tremenda, ora sono in ricognizione con la Protezione Civile. Nelle vie del centro sono caduti tegole, calcinacci e cornicioni. Questo sciame va avanti da più di un anno. Dopo la scossa del 1° e del 2 ottobre avevo già scritto al capo della Protezione Civile Gabrielli per cercare di capire come affrontare la situazione in Calabria.
I Vigili del Fuoco e la Croce Rossa sono già al lavoro, i primi testimoni hanno raccontato di essere scappati di casa al buio, mentre fuori cadevano calcinacci e cornicioni, un vero e proprio incubo.