Per capirci qualcosa faccio un passo indietro. Nei giorni scorsi, non so esattamente quando, la dottoressa Rossella Moscogiuri – è responsabile del Controllo spesa farmaceutica della Asl – sulla base di dati da lei elaborati – ha affermato che nei primi sei mesi del 2012 sono aumentati del 50% i ricoveri per tumore rispetto al 2011.
In seguito la direzione generale della Asl a cui appartiene, ha fatto sapere di aver aperto un procedimento a carico della dottoressa Moscogiuri, per stabilire se ci sono elementi per sottoporla a procedimento disciplinare per ‘procurato allarme sociale’.
Ora arriva anche la risposta dell’assessore regionale alla Salute, Ettore Attolini:
Non intendo sottovalutare il fenomeno ma i dati diffusi, che riferiscono un incremento dei ricoveri del 50% nel 2012, non hanno fondamento.
E spiega
I dati diffusi si riferiscono ad un solo reparto. Di per sé questa circostanza mostra l’approssimazione con cui si vorrebbe elaborare la statistica: un paziente oncologico potrebbe essere ricoverato anche in altri reparti che non la sola Oncologia. Ad ogni modo, gli unici dati ufficiali della Asl sono riferibili al primo trimestre 2012, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
I ricoveri in effetti sono aumentati, passando da 148 a 166 – per un aumento di poco superiore al 10%. L’assessore però fa rilevare che un aumento dei ricoveri
«non significa un incremento dei casi di tumore»
e che dei ricoveri bisognerebbe capire quali sono tarantini e quali no. E a quanto sembra in quest’anno una parte dei ricoveri negli ospedali tarantini vengono da fuori – il 24% contro il 7% dell’anno precedente.
Se si considerano i day-hospital oncologici, si assiste nei primi mesi del 2012 ad un +37%, a cui contribuiscono i non residenti che passano da 3 a 11. Insomma dai dati dell’assessore si registra un aumento dei malati di tumore – magari non del 50% come denunciato dalla dottoressa dell’Asl – ma comunque grave.
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