Fino a poco tempo fa era soltanto un numero – 210 – che porta ancora tatuato sul petto. Ora questo macaco mangia granchi si è sottratto alla sua triste sorte – la vivisezione – ed ha pure un nome: Yuri.
Si è salvato – prima viveva in un laboratorio universitario – grazie all’interessamento di un’amministrazione comunale che è rimasta sconosciuta. Ora vive sul Monte Adone, sulle colline di Bologna, al Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica.
Un grosso miglioramento per questa scimmia, che una volta viveva al buio o quasi -, perché ora dispone di tronchi, funi e pure di un’amaca. Ora ha pure la compagnia di Ghirda, una femmina adulta di scimmia rossa, che è arrivata al centro più di dieci anni fa .
A questo indirizzo trovate una galleria di foto sull’animale.