Uno studio choc rilancia il dibattito sulla tossicità degli OGM

di Redazione 70 views1

Premessa, se siete impressionabili non guardate il video in testa al post. Tumori grossi come delle palline da ping pong su ratti nutriti con un mais OGM del gigante americano Monsanto: sono questi in sintesi i risultati di uno studio choc di alcuni ricercatori francesi che rilancia il dibattito sugli organismi geneticamente modificati.

Secondo Gilles-Eric Séralini, professore all’Università di Caen, che ha diretto la ricerca:

Per la prima volta al mondo, un OGM e un pesticida sono stati valutati per il loro impatto sulla salute più a lungo e in modo più completo di quanto fatto finora, e i risultati sono allarmanti.

Un gruppo di ratti è stato alimentato con il mais OGM NK603 da solo, un secondo con questo mais trattato con il Roundup, l’erbicida più utilizzato al mondo, ed il terzo con del mais non OGM trattato con l’erbicida.
Il mais era parte di un regime corrispettivo a quello alimentare americano.

Dopo 17 mesi si notava una mortalità maschile cinque volte superiore nei ratti alimentati con il mais OGM.
E più in generale gli universitari hanno osservato una mortalità da due a tre volte più elevata nelle femmine trattate e da due a tre volte più di tumori nei ratti trattati dei due sessi.

Alla dose minima di Roundup, i ricercatori hanno osservato la comparsa di

2,5 volte più di tumori mammari.

Come osserva il professor Seralini

il crimine è che le autorità sanitarie non abbiano mai preteso dei test più a lungo periodo.

Fino ad ora, a quanto sembra, il NK603 era stato testato solo su un periodo di tre mesi, ed è la prima volta che il Roundup è stato oggetto di test a lungo termine.

Lo studio è costato più di tre milioni di euro, finanziati dalla fondazioni Ceres e Charles Leopold Meyer per il progresso dell’uomo. E alla fine di settembre dovrebbe uscire un documentario che racconterà i risultati di questo studio.

Commenti (1)

  1. L’articolo è stato sbugiardato dalla comunità sicnetifica per tantissimi errori..errori

    statistici, mancanza di adeguato numero di cavie (soprattutto del controllo), ceppo noto per

    essere altamente tumorigenico, oltre a conclusioni affrettate e con poca logica..nonc’è ad

    esempio differenza di effetto triplicando la dose e si punta il dito contro tutti gli OGM, quando

    si sta parlando solo di UN OGM.Tale Seralini non è nuovo ad articoli del genere (di dubbissima

    qualità), è schierato da tempo (i suoi studi spesso commissionati da greenpeace) e per farsi

    maggiormente un nome si è letteralmente COMPRATO nun’onoreficenza di “miglior scienziato

    dell’anno”..Troverei almeno doveroso citare queste informazioni..oltre a citare le risposte di

    tutti i ricercatori che sono insorti a questo “studio choc”. Di studi sugli OGM ce ne sono

    tantissimi (più di DIECIMILA) e anche di lunga durata, riguardano peraltro sia settore sanitario

    che ambientale..mi chiedo invece come mai colture “tradizionakli” (mofdificate però pesantemetne

    con mutageni e radiazioni) non richiedano alcun controllo di nessun tipo, nonostante alcuni di

    essi causino allergie anche gravi, shock ecc (e non è necessario dare per certa la sua assenza

    negli aliemnti)…Questo “due pesi e due misure” è davvero sconcertante.

    Federico Baglioni
    fedebiotech.wordpress.com

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