Terremoto in Emilia: agricoltura a rischio

di Redazione 40 views0

Dopo il terremoto dello scorso maggio, le condizioni dell’Emilia non sono migliorate di molto, almeno dal punto di vista economico, anzi. La terra continua a tremare, con piccole scosse che non superano i 2,8 della scala Richter, ma intanto bisogna provvedere al rilancio economico della regione, che ha visto bruciarsi il 50% del suo Plv.

L’agricoltura dell’Emilia Romagna attualmente è a serio rischio, tanto che circa 200mila persone potrebbero rimanere senza lavoro. Secondo i dati Coldiretti, tra le forti nevicate di inizio 2012, il terremoto e la siccità da record di quest’estate, i danni ammontano a circa due milioni di euro, vale a dire pari a circa il 50% della Produzione Lorda Vendibile (Plv) della regione.

Mauro Tonello, Presidente della Coldiretti Emilia Romagna, ha dichiarato:

Se una grande impresa avesse subìto un simile tracollo, prima di dichiararla fallita verrebbero messe in atto manovre per ricercare tra tutti gli interessati un accordo per ridurre al minimo le perdite e ripartire con un piano d’azione in grado di dilazionare i debiti pregressi ed assicurare a prezzi convenienti i rifornimenti dei mezzi necessari per non fermare la produzione. E’ di questo che ha bisogno la nostra agricoltura. Oggi ci sono agricoltori colpiti dalla siccità che non hanno le risorse per acquistare sementi, concimi e mangimi, mentre le imprese colpite dal terremoto non sono in grado di sostituire le macchine rimaste sotto i capannoni crollati. A rischio ci sono, tra lavoratori autonomi e dipendenti, oltre 200 mila posti di lavoro.

Infatti la soluzione che sembra più plausibile al momento, è la ricerca di accordi con le banche, la campagna agricola del prossimo anno è fondamentale per la ripresa economica della Regione. Quel che si cercherà di fare, sarà dare più respiro alle imprese multinazionali e fornire i mezzi di produzione a costi maggiormente accessibili. La situazione si fa ancora più preoccupante perché di mezzo c’è una crisi che non colpisce solo le aree terremotate ma l’intero Paese, anzi, è un problema internazionale che potrebbe influire non poco sulla ripresa dell’agricoltura emiliana.

Photo Credits | Thinkstock

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