Si chiama Solar-schiscetta ed è un mini-forno solare, un’idea particolarmente utile per chi è costretto a pranzare in ufficio e deve andare di corsa. In sostanza è un mini-forno che funziona grazie all’energia solare realizzato da Chiara Filios ed Arnaldo Arnaldi.
Solar-schiscetta è già sul commercio italiano, anche se ci saranno sicuramente delle modifiche da apportare per questioni di comodità. Vediamo un po’ come funziona: il mini-forno è realizzato un cartone ondulato a sua volta ricoperto di alluminio, con una base nera che assorbe l’energia solare per riscaldarsi. Basta mettere il cibo all’intero della scatola all’interno di alcuni sacchetti di carta. A seconda del cibo, aumenta o diminuisce l’attesa, anche in base alla quantità di energia solare che si può reperire.
L’idea nasce nella milanese NormaleArchitettura, che ha voluto trovare una soluzione ecologica agli ormai diffusi pranzi veloci. In una città come Milano, dove la vita si fa sempre più frenetica, resta meno tempo da dedicare alla pausa pranzo, così i lunch box vanno per la maggiore. Con Solar-schiscetta, però, si può eliminare l’abitudine dell’usa e getta, che di per sé produce comunque molto inquinamento.
I tempi di cottura, come già detto, variano a seconda del cibo che si vuole cuocere e di certo non sono rapidi come quelli dei più confortevoli e tecnologici forni a microonde o fornellini elettrici, ma l’idea di poter ridurre le emissioni e di poter avere del cibo riscaldato tramite la semplice energia solare, fa stare meglio solo al pensiero. Un’idea assolutamente sostenibile che tuttavia presenta qualche inconveniente: prima di tutto, nelle giornate nuvolose o di pioggia non si può utilizzare; il materiale utilizzato per il mini-forno è il cartone, vantaggioso dal punto di vista economico, un po’ meno in presenza di cibi particolarmente umidi e non è un materiale di lunga durata come, per esempio, la plastica. L’idea di partenza, però, ha dato il via alla produzione di seimila pezzi già finiti sul mercato, da qui in poi non si può far altro che migliorare.
Foto: solarschiscetta