A parole le Olimpiadi che dovrebbero iniziare tra pochi giorni a Londra avrebbero dovuto essere le più green della storia. Come al solito alle promesse non sono seguiti i fatti. Lo conferma un rapporto stilato da WWF e BioRegional.
Il WWf lo conosciamo tutti, mentre l’altro autore del lavoro è molto meno conosciuto, si tratta di una società che lavora nel campo della sostenibilità – e che all’inizio aveva anche collaborato con il comitato organizzatore dei giochi olimpici.
Primo problema: il fabbisogno energetico dei Giochi probabilmente non verrà soddisfatto solo attraverso le fonti rinnovabili, così come non verranno compensate, con la nascita di foreste, le emissioni di gas ad effetto serra.
Non sono gli unici punti dolenti: diverse fonti hanno espresso dubbi su temi come rifiuti zero, l’uso di prodotti alimentari a chilometro zero o sul commercio equo e solidale.
Ovviamente il comitato organizzato di Londra 2012 ha difeso il suo operato. Lo spiega David Stubbs, direttore della sostenibilità per le Olimpiadi di Londra 2012:
Abbiamo mantenuto lo spirito, e nella maggior parte dei casi la sostanza, di ciò che è stato promesso, e lasceremo un’eredità ambientale a lungo termine molto positiva. Per utilizzare un’analogia calcistica, pur non avendo vinto ogni partita, siamo riusciti ad aggiudicarci il campionato.
Se andiamo sul pratico, il WWF e BioRegional hanno puntato il dito contro le opere che non state compiute, come ad esempio la mancata realizzazione di un impianto eolico per i Giochi, e la rinuncia alla decisione di non conferire rifiuti in discarica.
Il rapporto alla fine ammette che le Olimpiadi complessivamente sono state pensate e preparate con una certa attenzione all’ambiente. Insomma saranno le Olimpiadi più verdi di sempre perché prima si pensava molto poco all’ambiente mentre si preparava un’edizione dei Giochi.
Se volete leggere il rapporto completo lo potete scaricare da questo link. Ovviamente bisogna saper leggere l’inglese.