Dopo il sequestro della struttura di Green Hill, arrivano notizie raccapriccianti da Montichiari, nel bresciano, in cui sono state trovate centinaia di cuccioli stipati in un congelatore, con tutta probabilità dopo essere stati soppressi.
Continuano ad emergere dettagli raccapriccianti da Green Hill, perché tutti quei cuccioli sono stati soppressi? Si sospetta che i cani fossero malati, tuttavia le indagini stanno eliminando tutti i dubbi dei pm Sandro Raimondi e Ambrogio Cassiani, che hanno iscritto nel registro degli indagati tre persone per maltrattamento di animali.
I cuccioli di beagle probabilmente soffrivano di dermatite e sono stati soppressi per non far lievitare i costi della struttura, che ne ospitava più di duemila. Dopo le ispezioni della Digos, però, non sono stati trovati farmaci che potessero servire a curare il problema nè tantomeno altre prove, il ché lascia intendere che fin dal principio la questione è stata risolta sopprimendo i cuccioli di beagle.
Tra le altre irregolarità riscontrate a Green Hill, anche quattrocento cuccioli che non avevano il microchip di identificazione, che invece avrebbero dovuto avere, per legge, fin dalla nascita. Cuccioli tenuti nella struttura illegalmente ed utilizzati per la vivisezione che adesso sono stati rimessi in regola.
I problemi riguardano anche il sistema informatico dell’azienda, che ha la sua base negli Stati Uniti. Durante l’ispezione gli inquirenti si sono accorti che sono stati effettuati alcuni accessi remoti proprio dagli USA, probabilmente per eliminare alcuni files o modificarli all’ultimo minuto; in questo caso il reato sarebbe quello di inquinamento probatorio.
Dall’allevamento di Green Hill sono stati salvati 2300 cuccioli di Beagle, subito dopo il sequestro sono iniziate le richieste per le adozioni da parte dei cittadini che hanno avuto a cuore la questione. Per il momento non è possibile richiedere le adozioni, fanno sapere gli animalisti, ma si sta già provvedendo ad una sistemazione sicura per i cagnolini, intanto Green Hill intende fare ricorso al tribunale del riesame.
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