E’ iniziato da qualche giorno il tour della Goletta dei Laghi di Legambiente, che ha lasciato ieri il lago d’Iseo, la prima tappa di un tour che prevede 17 tappe in 11 regioni, nei quali verranno esaminati altrettanti specchi di acqua – erano nove l’anno scorso.
Un tour reso possibile dal contributo del Consorzio Obbligatorio Oli Usati, che toccherà oltre all’Iseo, il Lago di Como, il Lago Maggiore, il Lago di Garda, il Lago dell’Accesa, il Lago Trasimeno e quello di Piediluco, il Lago di Fiastra, quello di Scanno, più ancora diversi altri laghi regionali, e terminerà alla fine di luglio nel lago di Bracciano, interessando complessivamente circa 300 comuni – centro in più dell’anno scorso.
Obiettivo del tour è quello di monitorare le acque e il territorio che circonda gli specchi d’acqua, denunciando l’inquinamento e le speculazioni edilizie che riguardano i laghi italiani.
Come spiega Rossella Muroni direttrice generale di Legambiente
Ad oggi scarichiamo in mare, nei laghi e nei fiumi il 30% delle acque di fogna senza depurarle.
Scarichi che interessano tanta parte dello stivale, ovvero una popolazione di
circa 18 milioni di italiani.
I tecnici a bordo della Goletta dei Laghi procederanno a circa 100 campionamenti – le analisi verranno eseguite direttamente laddove sono stati i prelevamenti – che misureranno la presenza di sostanze pericolose e microrganismi. L’anno scorso erano stati rilevati 41 criticità in sei specchi d’acqua esaminati. 32 riguardavano una presenza eccessiva di batteri fecali.
Secondo Rossella Muroni, è un effetto del
recepimento della direttiva europea 2006/7 che ha reso più permissivi i criteri che determinano la balneabilità.
Come avviene già per la campagna che esamina lo stato dei mari italiani, la Goletta dei laghi consegnerà delle bandiere nere a quei luoghi che presenteranno casi di abusivismo edilizio e dati fisici o microbiologici fuori norma.
Anche quest’anno ci sarà il servizio Sos Goletta: si possono fare segnalazioni della presenza di sostanze sospette in acqua o tubature che scaricano direttamente nei laghi scrivendo una mail all’indirizzo [email protected] o tramite sms e mms al numero 346.007.4114.
Commenti (1)