Analizzare, ridurre e neutralizzare l‘impatto del settore caffè sul clima: questo è l’obiettivo di Illycaffè, in accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Questo ambizioso obiettivo è stato presentato a Trieste, dove si trova la famosa azienda di caffè, da Andrea Illy, presidente ed amministratore delegato di Illycaffè e dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Esiste un programma bene articolato che tiene in considerazione gli obiettivi che tutti i Paesi aderenti al protocollo di Kyoto, ovvero quello di ridurre le emissioni del 20%, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare del 20% il consumo delle fonti rinnovabili entro il 2020. A riguardo il Ministro Clini ha dichiarato:
L’adesione della Illy, una bandiera italiana, al progetto carbon footprint rappresenta un ulteriore segnale dell’attenzione che il sistema Italia, attraverso i protagonisti del mondo dell’impresa, sta assegnando alla sostenibilità dei processi produttivi. Valutare il “peso” ambientale delle attività economiche al fine di attivare le migliori pratiche delle migliori tecnologie per ridurne l’impatto, rappresenta anche un potente strumento di competitività a livello nazionale ed internazionale in un momento in cui il mercato e il pubblico premiano chi sceglie la sostenibilità come essenziale driver delle proprie produzioni.
Sempre su questo progetto, Andrea Illy ha dichiarato:
Siamo orgogliosi che Illycaffè sia stata scelta per fare parte di questo progetto: si tratta di un’importante opportunità per tutto il comparto del caffè nella direzione di una produzione sostenibile. La sostenibilità, sotto il profilo economico, ambientale e sociale è elemento imprescindibile dell’essere impresa per la nostra azienda. Questo accordo è una tappa fondamentale lungo un percorso che viene da molto lontano e che lo scorso anno ci ha portati ad ottenere la certificazione “Responsible Supply Chain Process” di DNV Business Assurance e alla recente messa a punto di due nuovi impianti che utilizzano energie rinnovabili.
Il settore del caffè è il secondo più vasto al mondo e l’impatto ambientale è notevole, prendere questi provvedimenti potrebbe essere un messaggio anche per altre aziende, soprattutto per le più grandi e le multinazionali, tant’è che questa iniziativa verrà presentata anche nell’ambito di Rio+20 il prossimo 18 giugno.
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