Nessuno ha preso ancora una posizione ufficiale, ma a quanto sembra, l’alzata di scudi degli abitanti dei dintorni, unita al coro dei politici che si oppongono alla scelta, porterà ad una retromarcia sulla scelta di Pian Dell’Olmo come discarica provvisoria dopo Malagrotta.
E così sta ripartendo il totodiscariche – sono spuntate 12 aree individuate dalla Provincia (tutte all’interno del Comune), con caratteristiche adeguate per una discarica di servizio -, e per scongiurare il rischio del ripetersi di un’altra Napoli, si sta pensando di portare intanto i rifiuti in Olanda.
Le prime novità dovrebbero arrivare martedì quano il commissario per l’emergenza rifiuti nella Capitale, Goffredo Sottile, esaminerà i risultati della relazione tecnica su Pian dell’Olmo.
Intanto il comune di Roma sta accelerando sul tema della raccolta differenziata. Un paio di giorni fa è stato firmato un protocollo d’intesa tra il comune di Roma, Ama, Conai e ministero dell’Ambiente, che ha posto un obiettivo ambizioso: portare la differenziata dal 25,6% al 50,6% nel 2014, e poi al 65% entro il 2016.
Il ministero dell’Ambiente ha messo subito a disposizione trenta milioni di euro – dieci per anno per i prossimi tre -, che secondo il ministro dell’Ambiente Corrado Clini
dovranno necessariamente uscire dal patto di stabilità
visto che si tratta del
progetto di organizzazione di differenziata più importante mai predisposto in Italia.
Secondo il ministro
In una prima fase è anche ipotizzabile un aumento delle tariffe Tia.
Insomma
dobbiamo capire che c’è un passaggio da un sistema di costo nella gestione dei rifiuti ad un sistema a reddito, il che richiede un investimento iniziale importante che progressivamente scende, azzerando infine il deficit.
L’idea è quella di chiedere anche il sostegno creditizio della Cassa depositi e prestiti e della Banca impresa Lazio. Ovviamente Gianni Alemanno la pensa diversamente dal ministro:
Il nostro sforzo in questa fase è di non aumentare la Tia.
Per attuare la raccolta differenziata ci dovrebbero volere cento milioni di euro, ma grazie alla differenziata si dovrebbero evitare di portare in discarica 360.000 tonnellate di rifiuti. Prendendo il costo per tonnellatta del conferimento in discarica di una tonnellata per l’anno 2000 – pari a 215,6 euro – equivarrebbe ad un risparmio di 77,4 milioni di euro.
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