Terremoto Emilia Romagna: secondo la Federpetroli non c’è correlazione terremoti-trivellazioni

di Redazione 33 views0

Noi avevamo già preso posizione qualche giorno fa sul fracking in un post. Oggi ne ritorniamo a scrivere perché la polemica sulle trivellazioni ha provocato pure la risposta della Federpetroli – ovvero della Federazione Internazionale del Settore Petrolifero.

Il Presidente di questa federazione petrolifera – si chiama Michele Marsiglia -, ha affermato che:

Non abbiamo elementi nella storia della -ricerca e sviluppo di giacimenti petroliferi che portino alla causa di manifestazioni sismiche con pericolosità per i cittadini, da quelle che sono le dimaniche di trivellazione attraverso la tecnica del Fracking (fratturazione idraulica) ad altre forme di trivellazioni di uso più comune o non convenzionale.

Secondo Michele Marsiglia l’evoluzione avvenuta nel settore dell’E&P – Esplorazione e Produzione – generata dall’uso di nuove tecnologie avanzate, permetterebbe di produrre dei modelli tridimensionali di verificare in sostanza sia lo stato del giacimento che l’ambiente geologico in cui si trova e gli effetti sismici che si potrebbero produrre.

La tecnologia permette anche un controllo più accurato dell’impatto ambientale della fase della perforazione, e sono presenti sistemi per limitare gli effetti nefasti prodotti da questa azione. In ogni caso prima di trivellare si fanno studi e verifiche ed è necessario il consenso di Amministrazione locali, provinciali, nazionali, e quindi pure di comitati cittadini.

La Federpetroli difende anche la pratica dello stoccaggio di gas metano nel sottosuolo – secondo l’organizzazione

il sottosuolo risulta per grado di sicurezza ed in alcune situazioni, ottimale.

Su questo tema diventa difficile non controbattere perché questa è una risposta elusiva ad un problema vero, presentato dal fisico e sismologo Mucciarelli, che nel suo blog, avverte del fatto che l’ENI abbia continuato a stoccare gas metano nei siti esausti della pianura padana, nonostante fosse noto da tempo che la zona è attraversata da diverse faglie.

C’è anche una piantina che indica gli impianti di stoccaggio esistenti in relazione alle faglie presenti. Questa pratica non avrà un effetto diretto sulla generazione dei sismi – e in particolare di quello dell’Emilia Romagna – ma è difficile affermare che non sia pericolosa…

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