Il caso Green Hill, dopo tanto silenzio che nascondeva gli orrori commessi sugli animali destinati alla vivisezione, adesso diventa di portata internazionale. Gli animalisti di tutto il mondo hanno deciso di mobilitarsi contro la pratica della vivisezione.
Alcuni animalisti venuti da ogni parte d’Italia sono riusciti a liberare 50 beagle che, altrimenti, sarebbero morti perché destinati alla vivisezione. Dodici attivisti sono stati arrestati, ma la lotta non si ferma, è stata richiesta la chiusura dell’allevamento di Montichiari, nel Bresciano, per mettere fine agli orrori subiti dai poveri cagnolini. I beagle, poi, sono la razza che subisce maggiormente questo problema, perché particolarmente docile.
I cagnolini dell’allevamento andavano incontro a morte certa, ogni mese nell’azienda di Green Hill circa 250 cani finiscono sui tavoli operatori per essere sottoposti a indicibili sofferenze e ad esperimenti scientifici. Da anni il mondo animalista si mobilita contro la sperimentazione sugli animali. Una delle donne arrestate dopo il blitz nell’azienda di Montichiari, ha raccontato quello che ha visto all’interno: tante cellette e cani spaventati e silenziosi, che non reagivano al caos con alcun lamento e molti dei quali pieni di tagli, perché operati sui tavoli in nome della sperimentazione.
Anche la celebre attrice Brigitte Bardot, che da anni si occupa della salvaguardia degli animali, si è schierata contro questo tipo di torture, affinché vengano presi provvedimenti concreti:
Non è più possibile accettare lo scandalo della vivisezione. Non abbiamo il diritto di chiudere gli occhi di fronte all’inferno che attende milioni di animali sacrificati innanzi a una scienza senza coscienza. I ragazzi arrestati sono dei resistenti che non hanno premeditato l’azione ma seguito il cuore e la ragione. Dovete liberarli.
Da Green Hill, però, arriva la dichiarazione di difesa, che fa infuriare ancor di più chi conosce bene quali danni subiscano i cuccioli all’interno dei laboratori:
Questo movimento è diventato violento e criminale. Le azioni violente e sconsiderate condotte a Green Hill sabato hanno arrecato danni e hanno messo la vita delle forze dell’ordine e degli animali a rischio. Conduciamo un’attività legale, necessaria per la comunità medica e scientifica, per il suo fondamentale ruolo nel migliorare la salute delle persone e degli animali. Le principali cure ai pazienti che soffrono di malattie anche gravi sono state messe a punto grazie alla sperimentazione sugli animali, pensiamo ad esempio ai chemioterapici.
Quello della vivisezione è da sempre un tema spinoso: è giusto sacrificare le vite di animali innocenti in nome del progresso scientifico o da questo progresso si possono trarre delle soluzioni per evitare questo sterminio ingiustificabile?
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