Si sperava che dopo il disastro di Fukushima molti Paesi del mondo avrebbero fatto un passo indietro nei confronti del nucleare, e invece dagli ultimi dati emersi, si scopre che non è andata affatto così.
Lo stesso Giappone, vittima diretta di questo disastro le cui conseguenze si protrarranno per moltissimi anni, è uno dei Paesi che in futuro potrebbe continuare ad investire nel campo dell’energia nucleare. Sebbene adesso siano pochissimi i reattori rimasti effettivamente accesi, insieme a Cina e India, il Giappone prevede l’apertura di 12 nuovi reattori (50 la Cina e 18 l’India).
Il rapporto del World Nuclear Association rende noto che sono 60 le centrali di nuova costruzione e diversi governi di diversi stati hanno già ordinato la costruzione di 163 reattori. I cambiamenti più significativi riguardano l’area Asia-Pacifico e sono collegati soprattutto ad un incremento energetico che si accrescerà nei prossimi anni.
Tuttavia i dati riportati dallo studio, al di là dei bisogni di ogni singolo Paese che potrebbe comunque investire nelle energie alternative, rimangono allarmanti: a fare uso del nucleare saranno Paesi come il Giappone che non hanno ancora “imparato la lezione”, se vogliamo metterla in questi termini. Eppure le prove del fatto che l’energia nucleare oltre ad essere nociva è meno affidabile di molte altre, ci sono tutti. Non solo Fukushima, i cui danni si mostreranno concretamente tra qualche tempo, ma anche Chernobyl: il disastro ha avuto conseguenze per decenni e non solo nell’area di interesse. Questo dovrebbe portare a far riflettere i Governi dei vari Paesi che intendono incentivare il nucleare e portarli ad investire in energie alternative e pulite, dall’eolico alle biomasse, l’energia solare e quella idrica, le soluzioni naturali ci sono, basta solo avere l’intenzione di applicarle concretamente e di investire, per portare risultati a lungo termine che non si possano rivelare rischiosi per la popolazione e l’ambiente come si sono rivelati, invece, quelli del nucleare.
Photo Credits | Thinkstock
Commenti (2)