Un nuovo rapporto della Commissione Europa svela che l’effetto combinato di diversi strumenti economici, ovvero di:
• imposte e/o divieti sulle discariche e sull’incenerimento;
• sistemi di “paga quanto butti”, che si sono rivelati efficienti nel prevenire la produzione di rifiuti e incoraggiare i cittadini a partecipare alla raccolta differenziata;
• meccanismi di responsabilizzazione dei produttori, che hanno consentito a vari Stati di raccogliere e ridistribuire i fondi necessari a migliorare la raccolta differenziata e il riciclaggio; rappresentino gli strumenti più efficaci per inviare i flussi di rifiuti su un cammino più durevole.
Se L’Unione europea vuole raggiungere i suoi obiettivi di massimizzazione del riciclaggio, la riutilizzazione dei rifiuti e limitare il recupero d’energia a ciò che non si può riciclare, questi strumenti economici devono diventare patrimonio comune di tutti gli Stati membri.
Janez Potočnik, membro della Commissione europea con delega ambientale, ha dichiarato a questo proposito:
I rifiuti hanno troppo valore per essere unicamente eliminati. Se questo è gestito correttamente, questo valore può essere reiniettato nell’economia. Sei stati membri hanno un tasso di riciclaggio elevato.
Secondo un rapporto pubblicato dall’Eurostat il 27 marzo, i sei stati membri più efficaci nel riciclaggio – ovvero Belgio, Danimarca, Germania, Austria, Svezia e Paesi Bassi – inviano in discarica meno del 3% dei loro rifiuti. All’altra estremità, nove stati membri non riescono a riciclare il 75% dei loro rifiuti municipali. Recenti statistiche pubblicate da Eurostat sottolineano i progressi costanti realizzati da alcuni nuovi Stati membri. La generazione di rifiuti è ugualmente diminuita in diversi stati membri, probabilmente a causa della recessione economica.
Bisognerà necessariamente riprodurre questi strumenti in tutti gli stati membri se l’Unione Europea vuole raggiungere i suoi obiettivi in termini di rifiuti – ed infatti si sta valutando di renderli obbligatori entro il 2014.
La gestione dei rifiuti e l’industria del riciclaggio all’interno dell’Unione Europea ha prodotto un fatturato di 145 miliardi di euro nel 2008, e rappresenta circa due milioni di lavori. L’applicazione integrale della politica dell’Unione Europea in materia di rifiuti permetterebbe la creazione di 400.000 impieghi supplementari all’interno dell’Unione e aumenterebbe il fatturato complessivo del settore di 42 miliardi di euro.