Dalla pianta alla plastica grazie ad una molecola

di Redazione 40 views0

Ricercatori dell’Università di Utrecht, in Olanda, hanno trovato qualcosa che potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza per gran parte del mondo sviluppato. Si tratta di una nanoparticella che – non chiedetemi come – riesce a trasformare delle biomasse nella plastica comune, quella che usiamo per produrre un gran numero di manufatti, dai cosmetici e detergenti ai giocattoli.

La scoperta, pubblicata su Science, rende più concreta la possibilità che in futuro non sia più necessario ricorrere al petrolio per produrre plastica. Finora i prodotti ottenuti da materia prima vegetale hanno il vantaggio di essere biodegradabili, ma avevano proprietà differenti dalle plastiche derivate dal petrolio, rendendo la sostituzione delle plastiche tradizionali con quelle bio non molto pratiche per l’utilizzatore finale.

I ricercatori sembra che abbiano ovviato a questo problema, arrivando a produrre i mattoni base delle plastiche grazie al monossido di carbonio ed all’idrogeno che hanno generato attraverso la gassificazione di composti vegetali – è un processo che, ad alte temperature e senza combustione, converte i composti vegetali nel mix di gas.

A questi gas i ricercatori hanno poi aggiunto delle nanoparticelle – composte essenzialmente da ferro. Questo stratagemma ha permesso di trasformare più del 65% della miscela ottenuta in etilene, propilene e butadiene. E tutti e tre i composti sono ingredienti fondamentali della plastica.

Secondo gli autori della scoperta si tratta di un risultato davvero incoraggiante, visto che fino ad ora non si era mai riusciti a ottenere una produzione così efficiente di queste molecole a partire dalla gassificazione delle piante.

Ovviamente ci vorranno degli anni prima che questa scoperta possa trasformarsi in un’innovazione che sia in grado di cambiare la nostra vita di tutti i giorni. I ricercatori, e non potrebbe essere altrimenti, sono comunque ottimisti, e pensano che con il lavoro, il cammino che loro hanno aperto possa permettere di produrre qualunque tipo di plastica partendo da una materia prima vegetale.

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