La centrale solare Gemasolar si trova nel sud della Spagna – tra Siviglia e Cordova – ed ha una caratteristica che la rende molto particolare: grazie ad una tecnologia unica al mondo, produce energia anche di notte o nei giorni di pioggia.
Il sito, operativo dal maggio dello scorso anno, è composto da 2.650 pannelli solari di 120 metri quadri, disposti su un immenso cerchio di 195 ettari. Il suo meccanismo è molto facile da spiegare, i pannelli solari riflettono il sole verso una torre che si trova al centro del cerchio.
In questo modo trasmettono una concentrazione equivalente a mille volte quella che si può registrare a livello del suolo. L’energia è immagazzinata in un contenitore riempito di sali fusi, a una temperatura superiore a 500 gradi.
Questi sali serviranno alla fine a produrre dei vapori per fare girare una turbina e fabbricare infine dell’elettricità, come in una centrale termosolare classica. Questa capacità di stoccare l’energia rende la Gemasolar differente, perché permette che anche durante la notte continui a produrre dell’elettricità con l’energia accumulata durante il giorno.
Il bilancio è molto positivo: la centrale produce il 60% d’energia in più in rapporto a una centrale che non ha questo sistema di stoccaggio, perché può funzionare 6.400 ore all’anno, contro le 1.000-2.000 ore delle altre centrali solari – che finiscono per produrre solo durante le ore di insolazione.
Fino all’anno scorso, la Spagna garantiva sostanziosi aiuti alle forme di energia rinnovabile. Grazie a questa scelta il paese è diventato il numero due mondiale nel solare e il primo produttore di energia eolica d’Europa, davanti alla Germania.
Nel 2011, il paese ha coperto un terzo della sua domanda di elettricità grazie alle energie rinnovabili, soprattutto l’eolico (16%), mentre il solare, anche se ha una bassa percentuale – il 4% -, è comunque raddoppiata nel giro di un anno.
Un impianto del genere è costato circa 200 milioni di euro, e si prevede che la società che ha creato l’impianto finirà di pagare i prestiti alle banche tra diciotto anni. Per il futuro la situazione delle energie rinnovabili in Spagna sarà più complicato, visto che il governo iberico ha sospeso gli aiuti ai nuovi siti di produzione di energia rinnovabile.
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