Non so cosa ne pensiate voi, ma a me il governo tecnico non fa impazzire. Ci sono comunque delle eccezioni. Come questa: sembra proprio che il nostro premier Mario Monti negherà l’appoggio dell’esecutivo italiano alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. Una scelta logica, anche perché il Paese dovrà ridurre significativamente il proprio debito nei prossimi quindici anni.
Ovviamente ci saranno un sacco di persone contrarie: soprattutto tra quelli che si sarebbero avvantaggiati dalle Olimpiadi perché avrebbero usufruito dei soldi pubblici – e infatti la Confindustria è a favore. Molto meno d’accordo può essere il comune contribuente: un Olimpiade costerebbe almeno una decina di miliardi ed il 90% dei soldi verrebbe tirato fuori dalle ampie casse dello Stato.
Vi sembra il caso? Si taglia in ministero dell’Ambiente, la sanità, la scuola e poi si spendono tutti questi soldi per un mese scarso di riprese. Roma poi non ha bisogno delle Olimpiadi per portare turismo. E i Giochi non fanno certo bene all’ambiente – ad esempio a Torino per le Olimpiadi invernali hanno disboscato e cementificato una montagna per fare la pista per il salto che oggi è abbandonata.
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