Dal disastro di Fukushima sono passati molti mesi e se ne parla ancora molto, ma l’argomento che forse è stato meno considerato riguarda gli animali. Anche loro, infatti, sono stati vittime della contaminazione, ma nessuno, o comunque pochi, ha pensato a salvarli.
C’è un uomo che sta facendo parlare di sé adesso, perché ha deciso di dare vita ad un rifugio per gli animali e non lasciare l’area contaminata. Si tratta dell’agricoltore Naoto Matsumura, che è rimasto a Tomioka, ha ignorato il piano di evacuazione emesso dal Governo giapponese e mentre la popolazione dell’area circostante a Fukushima lasciava le abitazioni, lui ha deciso di rimanere lì.
Il piano di evacuazione emanato dal Governo, infatti, non prevede alcuna disposizione per salvaguardare gli animali, nella zona praticamente è rimasto solo Naoto Matsumura. Tutta l’area intorno a Fukushima è circondata da carcasse di animali e molte associazioni animaliste si sono mobilitate per spingere il Governo nipponico a prendere provvedimenti, ma il rischio di contaminazione è considerato ancora troppo alto e c’è ancora qualche esitazione. Un’associazione è riuscita a recuperare alcuni degli animali rimasti nella zona, e molti di loro sono riusciti anche a trovare i loro proprietari.
La Cnn ha realizzato un servizio sull’abbandono degli animali dopo il disastro di Fukushima ed ha intervistato proprio l’agricoltore Naoto Matsumura, che ha dichiarato:
Sono pieno di rabbia. Ed è questa la ragione per la quale sono ancora qui. Mi rifiuto di andarmene portando con me questa rabbia e questo dolore. Piango ogni volta che guardo la città nella quale sono nato. Il governo e la gente di Tokyo non sanno quello che sta succedendo qui.
Molti animali purtroppo non sono riusciti a sopravvivere al disastro, l’uomo si sposta per procurare cibo ed acqua a quelli che è riuscito a salvare. Sa benissimo che il suo organismo è completamente contaminato, ma dopo aver visto morire decine e decine di animali di diverse specie ed aver assistito a storie struggenti, ha deciso di sacrificarsi per pensare a loro, che non sono stati minimamente considerati. Un vero e proprio eroe.
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