Da sempre l’uomo vive dominato dal desiderio di poter controllare la natura ed il suo corso. Le modifiche apportate all’ambiente in cui viviamo, nate con l’intento di migliorare la nostra qualità di vita, hanno provocato via via sempre più danni, molti irreversibili, che adesso non possono essere considerati un vero miglioramento, piuttosto sono un danno che pagheremo a lungo.
Tra le nuove idee dell’uomo per migliorare le proprie condizioni di vita, c’è anche la pioggia artificiale, una prospettiva che inizia a farsi sempre più concreta in Cina, il Paese più popoloso del pianeta che ogni anno deve fare i conti con mesi e mesi di siccità che provocano danni gravi al raccolto e, di conseguenza, alla popolazione.
La pioggia artificiale non è una vera e propria novità, sono stati già effettuati svariati esperimenti a riguardo, tra cui anche in Cina, ma non è mai stata presa in considerazione come un “fenomeno costante”. Già ai tempi delle Olimpiadi di Pechino la Cina aveva adottato questo metodo per abbassare i livelli di smog che, si sa, nel Paese sono altissimi, ma adesso sta pensando di utilizzare lo stesso metodo quasi come a voler programmare piogge per non rovinare il raccolto.
Si tratta di un nuovo modo di controllare il corso della natura e le dinamiche ambientali, gli eventi metereologici dipenderebbero strettamente dall’uomo. Ma come funziona la pioggia artificiale? In parole povere, le nuvole vengono bombardate tramite missili ed aerei che iniettano ioduro d’argento, un tipo di sale in grado di aggregare molecole di acqua e provocare, così, la pioggia.
Ma se fosse così semplice, le vaste aree desertiche presenti in gran parte del nostro pianeta, non avrebbero più modo d’esistere e il problema della siccità sarebbe stato risolto, salvando così la vita di milioni di persone che devono fare i conti con la scarsità d’acqua. Il problema è che la scienza ha trovato un metodo per creare la pioggia, ma non sa che impatto potrebbe avere, se prolungato nel corso del tempo. Le conseguenze potrebbero non esistere affatto o essere particolarmente preoccupanti, che fare?
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