Il decreto salva Italia, la legge Finanziaria che contiene la manovra del neo-premier Mario Monti, ha un vuoto per quanto riguarda gli obblighi di bonifica delle aziende responsabili di inquinamento nei siti che hanno contaminato.
Lo denuncia il World Wildlife Found: secondo questa organizzazione ambientalista, in merito non si dice nulla oppure vengono date solo delle informazioni che convincono poco.
Questa scelta rappresenta un pericolo potenziale per molti ambienti e per le popolazioni che vivono al loro interno, perché questa posizione potrebbe finire per rappresentare un condono silenzioso per la bonifica di molte aree inquinate del nostro paese.
Secondo Stefano Leoni – è il Presidente di WWF Italia -:
In questo modo si rischia che non si facciano più le bonifiche e che il 3% del territorio italiano (Porto Marghera, Brescia, Mantova, La Spezia, Taranto, Brindisi, Gela, Priolo, Crotone, il Frusinate) e le popolazioni che vi risiedono siano sottoposti a un’intollerabile servitù ambientale e sanitaria, con costi che non potranno altro che ricadere sui cittadini.
Ancora una volta potremmo finire per farci riconoscere a livello europeo visto che è stata la stessa Commissione Europea ad indicare che debbanno essere gli stessi responsabili del danno a provvedere alla bonifica ambientale.