Ecco il decalogo di consigli per il Natale di Greenpeace:
1) Non comprare alberi di Natale, meglio utilizzare i rami di potatura o quelli artificiali realizzati con materiale riciclato. Possiamo anche utilizzare un albero di quelli che abbiamo già in casa.
2) Usa luci a basso consumo – fluorescenti compatte o a led – insomma classe A.
3) Per i pasti di Natale e dei giorni successivi cerca di evitare i prodotti usa e getta, e se proprio non ne puoi fare a meno consulta prima la guida Foreste a rotoli.
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4) Limita l’utilizzo della carne e dei prodotti a derivazione animale – meglio il pesce ed i prodotti vicini.
5) Se scegli il pesce evita merluzzo, gamberi, tonno e pesce spada. Scegli pesce azzurro e consulta la guida ai consumi ittici di Greenpeace. Attenzione anche al tonno in scatola, possono finirci dentro delle specie in declino, e pesci raccolti con metodi ben poco sostenibili.
6) Meglio consumare i prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali e stagionali. Meglio i prodotto a chilometri zero che non vengono prodotti utilizzando prodotti chimici inquinanti.
7) Se fai dei regali di alta tecnologia fai attenzione, devono rispettare l’ambiente. Per sicurezza consultate prima la relativa guida di Greenpeace.
8) Se hai scelto come regalo un capo di abbigliamento, è meglio scegliere un’azienda toxics free. Grazie ad una campagna lanciata da Greenpeace nel luglio del 2011 diverse aziende – come Nike, Adidas, Puma e H&M – si sono impegnate a eliminare entro il 2020 le sostanze tossiche dai loro prodotti.
9) Se come regalo hai pensato invece ad un libro, cercane uno prodotto con carta amica delle foreste – anche in questo caso Greenpeace ha prodotto un elenco degli editori più sostenibili. Per i piccoli c’è anche un gioco da tavolo che si chiama Gioca con Tango, con cui puoi imparare divertendoti a salvare le ultime foreste del Pianeta.
10) L’ultimo consiglio è quello di diventare un cyberattivista di Greenpeace. Chi sceglie questa via deve ricordarsi che la scelta richiede un po’ di impegno, bisogna partecipare alle campagne – contribuendo a diffonderle – e firmare petizioni online.