Il nucleare sicuro non esiste. Ce lo ha purtroppo ricordato qualche mese fa il tragico incidente di Fukushima. E in questi giorni lo hanno confermato alcuni attivisti di Greenpeace che sono riusciti ad entrare all’interno della centrale nucleare di Nogent-sur-Seine, a meno di cento chilometri da Parigi.
L’obiettivo dell’organizzazione ambientalista è chiaro:
dimostrare la vulnerabilità delle installazioni nucleari francesi, e mostrare quanto sia facile arrivare al cuore di un reattore.
In questo caso gli attivisti hanno lasciato solo uno striscione, ma cosa sarebbe successo se al loro posto ci fosse stato un gruppo di terroristi islamici? Una protezione così superficiale di un obiettivo sensibile non può che mettere in pessima luce l’intero mondo del nucleare francese. E magari far ricredere qualcuno dei pochi che vorrebbero il nucleare anche in Italia.