Più che un video questo è un pugno in pancia. Senza censura si mostrano gli animali in cattività e la loro barbara uccisione. Una mattanza che rende gli autori dei barbari che si fa fatica a considerare come parte del genere umano.
E’ la provocazione lanciata dal movimento La coscienza degli animali, fondato da Michela Brambilla e di cui fanno parte il medico Umberto Veronesi e lo stilista Elio Fiorucci – per la giornata mondiale contro le pellicce, il Fur free day.
Come spiega Michela Brambilla
Vogliamo denunciare con forza la tragedia degli animali allevati, catturati e uccisi per la produzione di pellicce, una pratica crudele ed inaccettabile, figlia solo del capriccio e dalla vanità.
E aggiunge
La fine di questo orrore passa anche attraverso un adeguamento delle nostre normative ad un contesto nazionale ed internazionale che vede l’affermarsi di una sempre maggiore coscienza di amore e rispetto per gli animali ed i loro diritti e l’estensione del concetto di tutela a tutte le specie animali. Tanti paesi europei hanno già da tempo imboccato questa strada. Ora tocca a noi.
Il movimento della Brambilla ha l’obiettivo di integrare l’articolo 544 bis del codice penale (delitti contro il sentimento per gli animali), aggiungendovi
l’allevamento, cattura e uccisione di animali per la produzione di pellicce.
Per questo è stata fatta anche una proposta di legge, di cui la Brambilla è primo firmatario, che inasprisce le pene per le violazioni, con la reclusione da 3 a 18 mesi e l’aggiunta di sanzioni fino a 5.000 euro per ogni animale.
A livello mondiale, il business delle pelli comporta la sofferenza e la morte di circa 70 milioni di animali ogni anno, il 60% delle quali proviene dagli allevamenti europei. Numeri inquietanti a cui sarebbe meglio darle una bella sforbiciata. E se per farlo ci vuole un video choc io sinceramente non ci vedo nulla di male.