Siamo abituati a pensare alla Campania come alla terra dell’emergenza rifiuti. Non è così, anche qui troviamo diverse esperienze significative in termini di riciclaggio. I dati raccolti da Legambiente sono stati presi dal MUD – il Modello Unico di Dichiarazione ambientale – compilatodai comuni. Questo ha permesso di Hanno risposto 307 amministrazioni comunali.
Secondo Legambiente ci sono complessivamente 154 comuni in Campania che hanno superato la soglia del 50% di raccolta differenziata. Tra i capoluoghi di provincia la più virtuosa è a Salerno con 69,82 % di raccolta differenziata – solo tre anni fa la percentuale era del 13,4% -, seguita da Avellino con il 67,36 % – contro il 9,1% di tre anni prima. Dopo arriviamo a Benevento con il 31,39 % – tre anni fa era del 14,30%. C’era da aspettarselo: Napoli chiude con il 17,58%, contro il 12,5% di tre anni fa.
Se si scende di dimensioni troviamo in testa Fisciano – in provincia di Salerno – nella categoria dei comuni tra i 10.000 ed i 20.000 abitanti, con il 73,54% di raccolta differenziata, seguita da Bellizzi con 72,14% e Baronissi con il 70,08%. Nei comuni tra i 20 ed i 50.000 abitanti è prima Nocera Superiore con il 68,54%, seguita da San Severino – 60,24% – e terza Vico Equense – 60,07%. Nelle città più grandi invece – che non sono capoluoghi – prima è Cava dei Tirreni con il 66,68%, seguita da Portici con il 62,90%.
Tranne Portici e Vico Equense – che si trovano in provincia di Napoli – tutti i comuni più virtuosi sono in provincia di Salerno.